A.D.E.

Racconto per il concorso "300 Parole Per Un Incubo", 2015 - edizione 14

MILANO – E’ Paolo Draghi l’ultima vittima di A.D.E. la droga sintetica che sta dilagando nel capoluogo meneghino. La scorsa settimana le forze dell’ordine hanno sequestrato una grossa partita; a detenerla un’insospettabile agente immobiliare di una lussuosa agenzie della città, anch’egli vittima dell’incresciosa serie di bizzari suicidi. Lo stupefacente, di sospetta importazione scandinava, è stato ribattezzato A.D.E. in onore del regno degli Inferni della mitologia greca, a causa delle visioni oniriche che si presume induca.

 

Davide scagliò il giornale.
Paolo era suo amico e non sopportava le illazioni che i media blateravano sul suo conto. Era morto e lui c’era quando aveva firmato la propria condanna.
Un festino a casa Draghi; poca gente, un po’ di alcol e quella droga, tirata fuori a tarda notte, quando erano rimasti solo loro due. Sembrava cocaina, ma di un intenso verde fluorescente. L’avevano inalata sentendola risalire le narici come una vipera che affondava i denti avvelenati nei loro cervelli.
Per un lungo attimo non era accaduto nulla, poi dalla penombra densa della stanza era emersa una figura che altro non poteva essere che un demone. Un demone dell’Ade!

Ricurve corna caprine, un fisico massiccio coperto da squame grige. Scintillanti occhi smeraldo.
Davide ricordava la paura mentre il demone afferrava Paolo, sollevandolo da terra e vomitandogli in bocca una sostanza gelatinosa prima di tornare tra le ombre. Paolo aveva detto di sentirsi invincibile - un supereroe - e aveva invitato l’amico a seguirlo a Lugano per fare baldoria.
Davide aveva declinato, trascinandosi a casa con la testa trafitta da aghi. Quella notte aveva sognato fiamme verdi, scale infinite che scendevano nell’abisso, grida straziate.
Il mattino dopo la notizia: Paolo ritrovato in una piazzola di sosta, morto.
Dicevano che si fosse squarciato la carotide a mani nude, ma Davide sapeva che non si trattava di un semplice suicidio.

Marco Filipazzi

Nato a Milano nel 1985, sin da piccolo ha nutrito una malsana attrazione per i mostri che, crescendo, si è tramutata in amore per l'horror in tutte le sue declinazioni. Dopo aver conseguito il diploma presso la “Scuola Civica di Cinema e Televisione” di Milano, inizia a scrivere racconti per svariati concorsi e a collaborare in qualità di redattore con alcuni siti specializzati di cinema, tra cui silenzio-in-sala.com e nocturno.it, e con la rivista cartacea Series Magazine. La prima pubblicazione di un racconto arriva nel 2009 e da quel momento non si è mai fermato, collaborando con vari editori e vincendo svariati concorsi, tra cui Edizioni Scudo, Delos Book e Scriptorama.