Cristopher

Racconto per il concorso "300 Parole Per Un Incubo", 2014 - edizione 13

Perennemente inquieta restavo immobile ad osservare il velato sorriso dell'antica statua che impediva il passaggio agli adulti ma non a me e come ogni sera mi infilai con debita scaltrezza tra le marmoree gambe serrate fino a quando non riuscii a passare oltre.
Le volte degli archi della galleria del monumentale cimitero mi avvolsero nel loro consueto, muto abbraccio.
Avvertii sulla mia tenera pelle di bambina il gelo che pacate raffiche di vento generavano e questo mi rassicurava.
Arrivai finalmente alla fine della galleria dove un sarcofago di rame e pietre viola era posto, contenente la bara di Cristopher.
Non sapevo chi fosse ma dal giorno in cui lo scoprii io dovevo raggiungerlo.
Ogni sera mi sedevo per terra e accarezzavo la parete bombata del sarcofago cantilenando una melodia nella quale ripetevo: 'Cristopher, Cristopher, déblat
parùgens, in placso dìpet hus maga strùgens... Cristopher Ania tàlis unguenti, mìsere ònnito cupro pigmenti'.

Il fascino del suono di quelle parole di mia invenzione rendeva il tutto sensato, almeno per me che avevo quattro anni.
Fu nella ventitreesima notte che avvertii una vibrazione sotto la mano che accarezzava il sarcofago. Non so cosa fosse più forte se il tremito convulso che mi prese per l'inaspettato terrore o la profonda soddisfazione di sentire la sua mano di gelo sul collo.
Sollevai il volto per catturarne l'immagine:
Le orbite oculari livide, su zigomi con pochi brandelli di carne nera e maleodorante contenevano una parvenza di sguardo, ma con pupille vive e penetranti.
Cristopher mi sollevò per il collo e posò le sue labbra sfigurate sulle mie. Sorrisi e piansi lacrime di gioia.
Mi adagiai sul suo busto splendido e putrescente e lento giunse alle mie orecchie il mio nome pronunciato da quella voce spesso sognata: -Rachel...-
-Cristopher...- risposi:
-sono a casa.-
e il buio ci avvolse.

Anna Gambineri

Nata a Genova il 25 Novembre 1964. Inizia a scrivere canzoni, (parole e musica) e racconti all'età di 11 anni.
Attualmente lavora come artista del coro presso il teatro comunale di Bologna.
Diplomata come doppiatrice professionista presso l'accademia nazionale del cinema di Bologna, unisce all'attività artistica anche quella didattica nell'impostazione vocale di attori e cantanti.