Tramonto emofilo

Racconto per il concorso "Horror T-Shirt", 2014 - edizione 10

Esco dal casolare, ascia alla mano. Trascino le gambe ferite, azzannate dal Mostro del Granaio.
L’aria puzza malevola. L’orizzonte, metodico, s’è vestito dei soliti girasoli e papaveri.
- Scappa Dan!
Chiedo al destino un viaggio di andata e ritorno. S’infrange il sogno.
Un baby fantasma burlone mi fa lo sgambetto. Mi stende.
Maledetto!

Lei sopraggiunge inguardabile: tumulo d’ossa, vomita larve.
- Non avrai mio figlio!
La sfido. Le lancio contro la scure. Invano.
L’algida Morte mi sventra. Soddisfatta, si congeda fischiettando.
Piovono corvi bastardi, piluccano il mio corpo dilaniato.
Il sole, vampiro, mi prosciuga. Tramonta sangue.
Dan è salvo. Sorrido.

Marina Paolucci

Nasce a Milano, curiosa e creativa, sotto il segno dell’Acquario. Scrive, scrive, scrive. Le piace, ci prova. Spazia tra vari generi. Con felicità regala storie per la beneficienza. Vincitrice a tre concorsi letterari, micro narrativa e racconto. Contributi pubblicati su pagine web, forum letterari, antologie di aa.vv. in autoproduzione e con editori. Abita e lavora a Milano. Quando non scrive dipinge, ama cucinare e fotografare, anche le virgole. E’ donna, mamma, figlia, sorella, zia, cugina, cognata, collega, amica, chiacchierona, bionda con gli occhi azzurri, soprattutto svampita all’inverosimile. Qualcuno la definisce una sirena. Lei nega, e sguizza via.