Carne giovane

Racconto per il concorso "300 Parole Per Un Incubo", 2013 - edizione 12

Sono incatenato in questa lurida stamberga da due lune e l’unica compagnia che mi sia concessa è questo diario sgualcito.
Non so chi sia la vecchia megera, né come abbia potuto sottrarmi alla mia famiglia; tutto ciò che ricordo è una giornata soleggiata e leggera che i miei avevano pianificato per festeggiare la mia promozione.
Il luna park di primavera aveva piantato le tende all’interno della vecchia cittadella medievale, principalmente perché le guglie antiche donavano un’atmosfera adatta alla Casa degli Orrori, la sua principale attrazione.
Noi tre eravamo proprio lì dentro, quel pomeriggio, su una piccola carrozza rugginosa e cigolante che si infilava vorticosa nei cunicoli bui e ostili. E gridavamo. Risa e burle a ogni angolo. Poi un odore acre, due mani dinoccolate che mi agguantano e infine l’oscurità più crudele, senza sogni, simile alla morte.

Non l’ho mai veduta in volto perché i lunghi capelli grigi, solidi e appuntiti come fili di ferro, nascondono il suo volto; potrei ricordare solo il naso adunco che spunta maestoso tra la chioma e le membra tanto scarnificate da sembrare scheletriche. Ma non servirà ricordare qualcosa, perché non uscirò mai vivo da qui.
Per una settimana mi ha rimpinzato di ogni delizia, canticchiando mentre cucinava piegata sui pentoloni smisurati. Poi è passata all’azione e con un’ascia mi ha amputato un braccio, all’altezza del gomito, senza anestesia ma bloccando l’emorragia con perizia. La seconda settimana è passata alla gamba sinistra, quindi alla destra.
In preda al terrore pregavo di morire presto, mentre sentivo le sue mandibole masticare avidamente le mie membra. Ormai non nutro più alcuna speranza. Sono vivo solo per sognare una vendetta; per questo motivo rifiuto i suoi antibiotici e coltivo un’infezione, sul braccio rimasto, che le possa infine trasmettere il mio retaggio di morte.

Massimiliano Benedetto

Massimiliano Benedetto lavora nell’ambito informatico, ha conseguito la laurea breve in Fisica e scrive racconti per hobby. E’ stato finalista al primo concorso nazionale della fantascienza in Valtrompia e alcuni suoi racconti fantasy sono stati pubblicati dalla casa editrice Keltia. Un suo racconto breve ha vinto un concorso indetto dalla Gazzetta di Parma. Si è inoltra classificato tra i primi dieci in un concorso indetto dalla rivista Coelum.