L'ombra della notte

Racconto per il concorso "300 Parole Per Un Incubo", 2012 - edizione 11

Stringo il crocifisso al petto. Il buio mi avvolge. Stretta, nell’angolo più lontano della stanza, attendo la mia fine. Dal piano di sopra giunge un silenzio innaturale. La notte sembra tranquilla, ma lui c’è. Lo so. Cerco di non muovere alcun muscolo, a stento mi concedo di respirare, ma lui mi sente ugualmente. So che lui mi sente. Si trascina lento e silenzioso lungo la casa, con il solo scopo di prolungare la mia agonia. Lui sa che sono in casa. Sa dove sono. Lo scricchiolio del vecchio legno della scala è il primo rumore che sento dopo un tempo che mi pare interminabile. Riprendo a respirare, stavolta affannosamente. Mi premo una mano sulla bocca, ma ormai sono fuori controllo. Il terrore mi scorre furioso nelle vene. Sembra una folata di pura adrenalina che mi avvolge. Un salto col paracadute. Chiudo le palpebre pochi secondi. Sento un alito pesante, straziato dal terrore. Non può essere lui. Lui non respira. Con un barlume di lucidità capisco che ora siamo in tre in questa stanza.

Mi giro di scatto puntando il crocifisso in mezzo agli occhi sgranati della pallida figura che mi ritrovo davanti. L’adrenalina mi attraversa il corpo. L’urlo che si leva da quell’essere è agghiacciante. Vacillo un istante. Il tempo necessario per permettere a lui di colpirmi violentemente, facendo cadere il crocifisso in un’ombra lontana. Mi ritrovo a terra. Lui mi sovrasta. Il terrore prende subito il posto dell’adrenalina, per poi essere immediatamente seguito dalla rassegnazione. E’ dolce abbandonarsi alla morte. Altre urla si levano alte, questa volta ancora più acute e strazianti delle precedenti. Lingue di fuoco ricoprono la mia visuale, per poi spegnersi in un cumolo di cenere. I raggi della luna incorniciano Alex con un paletto di legno in mano, guardare il vuoto creatosi tra di noi.

Veronica Perotto

Sono una ragazza di 21 anni, diplomata nel 2010 in ragioneria; diploma non molto amato in realtà, ma si sa, in molti scelgono il liceo sbagliato. Al momento sono in cerca di lavoro e nel frattempo passo il mio abbondante tempo libero a leggere e scrivere.