Hastralion

Racconto per il concorso "300 Parole Per Un Incubo", 2012 - edizione 11

Parla il tenente Hutton, comandante in seconda della nave di ricerca geologica Lyell. Mi trovo sul pianeta Hastralion, alle coordin(interferenza) Chiedo l’intervento immediato di una navetta di soccorso. Ripeto, intervento immediato.
L’atterraggio su Hastralion si è svolto come da programma. Le prime analisi hanno confermato che l’atmosfera del pianeta è respirabile, e il capitano Wegener ha autorizzato lo sbarco. Il pianeta, di conformazione rocciosa, appariva privo di ogni forma di vita. I tecnici hanno effettuato gli esami di rito, rilevando la presenza di alcune falde acquife
(interferenza)
Quando le squadre di perforazione sono tornate sulla nave ci siamo accorti che Alvarez, uno degli operai, era scomparso. Cinque uomini sono andati a cercarlo. Nessuno di loro è tornato.
Il capitano, irrequieto, ha ordinato di lasciare il pianeta. La Lyell è decollata dolcemente sotto la spinta dei propulsori, ma giunta circa a un paio di metri da terra si è fermata con uno scossone. Abbiamo guardato fuori e li abbiamo visti.

Vermi.
Decine e decine di vermi giganteschi, spuntati dalle crepe del terreno, erano avviluppati attorno alla nave e la ancoravano al suolo. Wegener ha urlato di azionare i cannoni a raggi laser, ma era troppo tardi. Gli oblò sono esplosi, e quei cosi sono entrati. Dio, è stata una carneficina. Tutti i miei compagni sono stati af
(interferenza) e fatti a pezzi. Ho ancora nella testa le urla del capitano.
Non so come, sono riuscito a rifugiarmi nella sala di comando, ma i motori sono fuori uso e l’impianto radio è gravemente danneggiato. Non potrò resistere a lungo. Dovete mandare subito una nav
(schianto metallico) Sono dentro! Hanno sfondato la paratia! State indietro, maledetti figli di puttana! (rumore di spari) State indie(interferenza)

 

Hastralion stiracchiò voluttuosamente un lungo tentacolo. Era soddisfatto: ci aveva messo un po’, ma si era liberato di quelle fastidiose zecche.

Matteo Bigarella