L'attesa

Racconto per il concorso "300 Parole Per Un Incubo", 2010 - edizione 9

Michael giaceva rannicchiato tra le macerie della vecchia casa abbandonata, avvolto in una logora coperta di lana. Nelle sue orecchie risuonava ancora il rumore delle raffiche dei mitra e, anche se ormai era da un po’ che le armi tacevano, la saggezza dei suoi cinque anni gli suggeriva che lì fuori non era ancora un posto sicuro.
Sua madre era uscita dal nascondiglio per cercare aiuto, promettendogli che sarebbe tornata a prenderlo.
All’improvviso sentì la porta schiantarsi al piano di sopra e passi decisi che scendevano per le scale. Rimase paralizzato dalla paura quando vide due sagome mostruose che si avvicinavano, brandendo delle torce elettriche. La luce era fioca, ma bastava per scorgere, su quei corpi in apparenza normali, due teste deformi, che li facevano somigliare a insetti giganti. Il loro respiro era pesante, affannoso. Avevano uno strano accento, per cui Michael riuscì a cogliere solo poche parole.
- Un’intera città... devastata.
- Armi chimiche... nessun sopravvissuto.
Il bambino sentì le lacrime che cominciavano a offuscargli la vista. Ciò che avevano detto quegli strani uomini non poteva essere vero.
Uno di loro si accovacciò e puntò la torcia verso di lui.
- Anche qui niente - disse.
Michael non riusciva a spiegarsi come avessero fatto a non vederlo ed ebbe il malsano impulso di toccare quella faccia verde da mosca.

Il soldato ebbe appena il tempo di notare che in quella città desolata non c’era più traccia di vita e che persino gli insetti erano spariti.
Poi la sua maschera antigas cadde, spinta via da una manina invisibile, e lui si ritrovò ad ansimare sul pavimento, gli occhi spalancati dal dolore e dalla sorpresa.

 

Michael guardò con indifferenza il corpo disteso a terra e il panico dell’altro uomo.
Sua madre sarebbe tornata a prenderlo, gliel’aveva promesso.
E lui aspettava da così tanto tempo...

Chiara Di Girolamo

Mi chiamo Chiara Di Girolamo, sono nata a Chieti nel 1991, studio lingue e culture orientali a Pesaro.