Sandra non disse una 
    parola, semplicemente si guardò attorno e si sdraiò per terra. Le lacrime 
    iniziarono a sgorgare spontanee dai suoi occhi, formando in poco tempo delle 
    minuscole, tristi pozzanghere sul prato. Aveva freddo ma non le importava, 
    il suo corpo nudo a contatto con l’erba soffice in qualche modo riusciva a 
    renderla un po’ più tranquilla. Lentamente alzò al cielo la mano con la 
    quale impugnava il coltello, interponendo la lama tra i raggi della luna e i 
    suoi occhi lustri. Pochi secondi dopo la stessa lama esplorava i suoi umori 
    vitrei. Le righe sul suo volto da trasparenti divennero cremisi senza che 
    lei emettesse il più piccolo gemito.
    Sollevò quindi di nuovo il coltello in aria e lo affondò con tutta la forza 
    che aveva nel suo ventre gravido una, due, tre, quattro, cinque volte.
    “Il pasto è pronto” disse con voce tremante.
  Gli Aborti non tardarono a fiutare l’aroma delle sue frattaglie sparse qua e 
  là intorno al suo esile corpo deturpato. Sandra li sentiva avvicinarsi 
  sempre di più, riusciva a percepire il loro respiro pesante e il loro passo 
  trascinato. In un istante li ebbe tutti addosso a cibarsi di lei. Gli 
  orrendi esserini afferrarono dei pezzi di organi interni e li usarono per 
  cospargere i loro corpicini deformi di sangue, dopodiché iniziarono a 
  leccarsi e a mordersi, quasi volessero mangiarsi da soli.
  Quando ebbero terminato il loro rituale, di Sandra restava giusto qualche 
  osso sgranocchiato.
  Gli Aborti allora si misero in cerchio e vomitarono tutto quello che avevano 
  divorato. Da quella melma maleodorante prese forma un nuovo compagno.
  Un coro di grida agghiaccianti si levò nella notte, un’angoscia soffocante 
  penetrò nel cuore di chiunque lo udisse. Era l’urlo più spaventoso che si 
  potesse sentire, era il pianto di un bambino che muore.
 Stato Civile: celibe al 45%
Stato Civile: celibe al 45%
    Professione: studente di Lettere presso l'Università degli Studi di Milano, 
    prossimo alla laurea (salvo raptus improvviso di pigrizia, peraltro già in 
    atto, ma in forma ancora abbastanza lieve)
    Hobby: strimpellaggio della chitarra; cinema; una volta leggevo i libri per 
    diletto, ma confido di ricominciare dopo aver finito gli studi; scrittore a 
    tempo perso.