Dolore perpetuo

Racconto per il concorso "300 Parole Per Un Incubo", 2014 - edizione 13

Passarono tre giorni prima che Eldwel decise di partire alla ricerca della moglie.
“Vado da nostra figlia”, disse lei con aria triste. Poi non fece più ritorno.
Era notte e non riusciva a prendere sonno. La tormenta infuriava sul villaggio arroccato sulle pendici del monte. Poi si decise. Partì la notte stessa, incurante della bufera. Il portone della sua tenuta si chiuse alle sue spalle e in poco tempo si trovò oltre i confini del villaggio. La fiamma vibrante della torcia proiettava intorno a lui ombre sinistre. A fatica raggiunse il cimitero dove sua figlia riposava in pace. Si avvicinò alla tomba, in cerca di qualche indizio. Nulla. Poi la bufera aumentò d’intensità e la torcia si spense.
“Penavo fossi un codardo a tutti gli effetti”, disse una voce femminile.
Eldwel si voltò e vide una figura di nero vestita che levitava avvolta da un'aura violacea. Un ghigno malefico rivelava due canini aguzzi.
“Chi... Cosa...”
“Sono un essere migliore adesso; colui che mi ha trasformata ha rivelato la tua vera essenza: un vile, viscido ed egoista”.

Eldwel la ascoltava con espressione incredula davanti a quella vista terrificante: il suo volto era spaventosamente scarno e gli occhi neri come la morte.
“So cosa è successo a nostra figlia per mano tua e ora, verrai punito”.
Con uno scatto fulmineo si avventò sul marito, lo afferrò per il collo e i capelli e con forza inaudita tirò in direzioni opposte. Si dissetò del suo sangue e gettò via il corpo senza vita.
“Piccola mia, sei stata vendicata”, disse posando la testa del marito sulla tomba. Con le dita accarezzò le parole incise sulla pietra. Strisce di sangue ornarono la lapide.
Giustizia era stata fatta ma il dolore recato dall'assenza di sua figlia, l'avrebbe accompagnata in eterno.

Luca Zibra

Luca Zibra, nato a Codogno il 2 ottobre 1989. Dopo il diploma ha iniziato a lavorare, ma ha continuato a coltivare una delle sue maggiori passioni: la scrittura. Ha pubblicato una raccolta di poesie intitolata "Introspezione" e una di racconti chiamata "Il caleidoscopio", insieme di storie che spaziano dal thriller al drammatico. Nel 2013 ha pubblicato per la casa editrice di Roma "Pagine" cinque poesie tratte dalla raccolta "Introspezione".