Quella sera, come la 
    maggior parte della popolazione italiana, anche Mario e Rosetta erano 
    incollati al televisore e aspettavano trepidanti di scoprire chi sarebbe 
    stato il vincitore della trentaduesima edizione del Grande Fratello. Erano 
    rimasti in gara soltanto in due: Diego lo sbruffone e Jennifer la puttanella. 
    Mancavano pochi istanti al momento della verità e nel soggiorno non volava 
    una mosca. Proprio mentre la prosperosa conduttrice del programma stava per 
    pronunciare il nome del vincitore, avvenne qualcosa di strano.
    Il televisore si mosse da solo. 
    "Hai visto, Mario?" chiese Rosetta, con la bocca strabordante di patatine.
    Il marito non fece in tempo ad alzarsi per controllare, che il televisore si 
    mosse di nuovo balzando dal mobiletto al divano. Lo schermo si trasformò in 
    una specie di enorme bocca dentata che staccò di netto la testa a Mario con 
    un morso, mentre l'avvenente presentatrice svelava il vincitore. Rosetta, 
    nel panico, cercò di fuggire, ma inciampò nel tappeto. Il televisore le 
    azzannò una gamba e la divorò come un grissino.
  La stessa sorte toccò a circa ventisette milioni di telespettatori che 
  quella sera, invece di dedicarsi ad altro, erano rimasti imbambolati davanti 
  alla trasmissione più seguita di tutti i tempi.
  Quelli che non morirono la sera della finale, furono mutilati e uccisi nei 
  giorni successivi, mentre cercavano di contrastare la rivolta dei 
  televisori.
  Dopo una settimana di quarantena dell'intera nazione e innumerevoli riunioni 
  dei capi di stato di tutto il mondo, dopo il disastroso intervento 
  dell'esercito americano con considerevoli perdite tra i militari, le Nazioni 
  Unite fecero l'ultimo, disperato tentativo: tolsero la corrente al paese.
  Nel salotto di Mario e Rosetta, il televisore che da giorni devastava ogni 
  cosa che gli capitava tra le fauci, si spense e si frantumò sul pavimento 
  imbrattato di sangue.