L'occhio del toroide

Racconto per il concorso "300 Parole Per Un Incubo", 2010 - edizione 9

L'occhio lo fissava: pupilla violacea, iride bianca. Non aveva scampo: il toroide monocolo era una delle creature più feroci delle caverne, e lui, sventurato esploratore, aveva avuto la sfortuna di capitare nella tana di quella bestia sanguinaria. Dall’angolo in cui si era rannicchiato, poteva intuirne le lunghe corna micidiali e i sottili denti con cui sminuzzava le prede. Ad un tratto, l’occhio viola scomparve. Senza perdere tempo, grato alla sorte per quell’insperata possibilità di fuga, l’esploratore si alzò e avanzò verso l’uscita.
Poi, la terra gli mancò sotto i piedi: vide solo un lungo corno bianco che gli si impigliava nella cintura, facendolo volteggiare fino a sfiorare il soffitto della caverna. “Sono finito” pensò.
Si risvegliò tempo dopo, disteso per terra: era tra le gambe del toroide. La fila scintillante di denti della bestia era a meno di mezzo metro dalla sua gola e l’occhio lo fissava, fiero della vittoria. No, non era ancora finita. Se fosse riuscito ad accecare il mostro, poteva ancora salvarsi. Lentamente, attento a non insospettire il suo carnefice, infilò una mano in tasca, e trovò il suo coltello a serramanico.

Lo tirò fuori e aprì la lama. Il bagliore del metallo arrivò all’occhio del toroide che, con un ruggito di rabbia, avventò le sue micidiali corna sull’esploratore. L’uomo scivolò tra le zampe della bestia, menando colpi alla cieca con il coltello: inutile, la dura pelle del toroide rimase solo scalfita. Mentre gli zoccoli del mostro si agitavano sul terreno, cercando di schiacciare la sua vittima, l’esploratore si alzò il piedi: era all’altezza giusta per sferrare l’attacco. La lama arrivò a pochi centimetri dall’occhio violaceo, ma lì si fermò: il toroide, deciso a vincere, aveva afferrato il ventre dell’esploratore con i suoi denti acuminati. L’ultima visione della vittima fu quella pupilla violacea, con iride bianca.

Irene Sterpi

Neolaureata in ingegneria per l'ambiente e il territorio, coltivo da quando sono bambina la passione per la scrittura e il giornalismo. Da quasi 5 anni partecipo attivamente alla redazione di Inchiostro, il giornale degli universitari di Pavia. Tra i miei hobby figurano anche la lettura di romanzi (gialli, thriller e fantasy soprattutto), la pittura e la creazione di monili.