La città senza nome 
    è una catacomba. Gli uomini si sono distrutti fra loro rincorrendo potere e 
    denaro e hanno costruito lei, la città. È enorme. Percorro le sue strade 
    guardingo. Nel buio si celano gli altri. Gli uomini si sono 
    rimpiccioliti, sono divenuti pochi, sporchi, poveri, sempre più deboli. 
    Loro, gli altri, invece sono proliferati.
    La città ingurgita tutto e tutti, specie quelli come me: sono un banchetto 
    prelibato, in fin dei conti, di questi tempi. Uno scricchiolio alle mie 
    spalle. Mi si gela il sangue nelle vene: non credo che questa volta riuscirò 
    a scampargli. Mi chiedo se Vinnie abbia voglia di giocare. Effettivamente mi 
    ha lasciato allontanare Nancy ed è strano. Magari in verità la ragazzina non 
    si è salvata, magari se la sta sgranocchiando proprio adesso. Non dovrei 
    fare certi pensieri: mi distraggono, mi agitano e adesso dovrei calmarmi.
  Un altro scricchiolio. Accelero il passo e svolto l’angolo. Il vicolo è 
  buio, stretto e sa di immondizia. Ha l’odore di questa città. Sento il 
  sangue scorrermi lungo il collo dalla ferita che è riuscito a infliggermi. 
  Nonostante l’eccesso di adrenalina mi sembra di percepire i battiti del 
  cuore rallentare inesorabilmente. Mi chiedo se sia colpa di quel taglio o 
  della sua vicinanza. Probabilmente mi sto solo suggestionando.
  Un rumore alle mie spalle sordo e forte. Faccio in tempo a voltarmi che mi 
  sta addosso. Non combattiamo perché tanto non c’è combattimento che tenga. 
  Il suo alito è freddo come quando ci siamo incontrati dieci anni fa. Mi 
  strappa la pelle e mi divora lentamente così che senta il sangue 
  abbandonarmi e unirsi allo schifo del cemento sotto di me. Se ne spreca 
  poco, però. Lo gusta con piacere fremendo sul mio corpo martoriato. Infila 
  gli artigli in me.
  Un attimo prima dell’insensibilità strappa la mia testa.
Elga Casciano, nata il 25 febbraio 1991 a Roma. Diplomatasi al liceo classico Orazio, è attualmente studentessa presso l'università di Roma "La Sapienza". Nel 2008 il suo racconto "Nella morsa del silenzio" è stato premiato quale menzione della giuria nel concorso "La scienza narrata". Ama avventurarsi, sia con la scrittura che con la lettura, in diversi generi letterari.