L'hidebehind

Racconto per il concorso "300 Parole Per Un Incubo", 2009 - edizione 8

Ho trascorso le ultime dieci ore della mia vita a scrutare gli angoli dei miei occhi. Ho provato con uno specchio, spostandolo a destra e sinistra, spaziando con le pupille, quasi fossero un angolo di goniometro, tutto lo spazio possibile della cavità oculare. Nulla, non riesco a vederlo. E' veloce come un proiettile, invisibile ad occhio nudo, eppure si trova proprio lì.
Vedo il mondo come lo vede lui, come vuole lui, sadico, perverso, malvagio. Mi ossessiona in maniera indicibile. Non resisto più, mi prude l'occhio sinistro, lì, lì nell'angolo. Mi avvicino allo specchio, sporgo più che posso la pupilla, speriamo non si rompa qualche nervo, cerco di scorgere una purché minima ombra, scintilla, irregolarità, ma niente. Il prurito cresce invece di smettere e anche se allargo la palpebra non posso evitare il solletico.
So che è lui a farmi questo, lo fa perché è sadico, di questo ne sono sicuro. Ma più di tutto è un codardo. Vive la sua misera vita come un latitante, come un fantasma, convinto che nessuno riuscirà a vederlo e scoprirlo, ma io conosco un modo rapido, sicuramente non indolore, per porre fine a questo gioco del gatto con il topo.

In mano tengo un rasoio da barbiere, ben affilato, lo avvicino all’occhio. La mano mi trema e a momenti non mi taglio seriamente. Lo specchio è il mio medico. La lama affonda, un dolore lancinante, che mi fa quasi svenire, mi penetra l’orbita e fiotti di sangue mi offuscano la poca vista rimastami. Trattengo a stento un urlo disumano. Ecco uno, ora l’altro. Mi affido alla fortuna, se esiste. Lo choc del secondo taglio mi fa cadere per terra. Sento il sangue caldo colarmi sul viso. E’ finita.
Una luce rapida mi sfugge davanti al buio.
Ancora lui.
Oh Dio!
Maledetto Hidebehind.

Ramsis Deif

Ho 23 anni, svolgo il servizio civile presso l'AUSL di Ravenna, ho studiato presso il Liceo Scientifico della mia città, mi piace scrivere, per mia fortuna ho vinto anche qualche concorso per cui ho continuato. Mi ritengo abbastanza bravo nella scrittura se non fosse che anche gli altri, forse per carità, me lo dicono!