Scongiuro

Racconto per il concorso "300 Parole Per Un Incubo", 2009 - edizione 8

Padre Basetti mi aveva messo in guardia. “Se indugi ad osservare le acque buie di un pozzo, prima o poi, ne sarai risucchiato”. Di fronte alle sue parole mi sfuggì un sorriso che solo ora maledico. Spero che qualcuno trovi il mio diario e capisca perché l’ho fatto. Non esco più dalla mia stanza ormai da giorni. Neppure per andare in bagno. Raccolgo i miei bisogni in un secchio che svuoto dalla finestra. La mia pelle ha iniziato a puzzare di sudore stantio e di sebo e nella stanza immersa nella penombra fatico a respirare. Ho tappezzato ogni parete con simboli protettivi di cui non conosco il significato. All’inizio parevano funzionare. Ora non più. Stringo nel pugno la croce che porto al collo. Mentre prego, la stringo così forte che mi ferisco le dita. È tutto inutile. Sento i loro sussurri. Il flebile sibilo dei loro aliti. Li avverto negli angoli più bui della stanza. Sotto il letto scorgo una forma più oscura del buio. Un soffocato ghigno trasforma il mio sangue in ghiaccio e le mie ossa in vetro.

La notte in cui firmammo la nostra condanna, io e i miei amici eravamo prede dell’alcol. Non potevamo sapere. Non evocammo alcuno spirito durante quella seduta. Liberammo dai meandri fetidi dell’inferno creature informi e malvagie destinate a rimanere imprigionate per l’eternità.
Sono rimasto solo. I miei amici sono cadaveri. Il miasma della putrefazione assale le mie narici. Gli abitanti dell’inferno strisciano come serpenti fuori dal buio e si mostrano. I loro corpi sono radici deformi prive di arti e i loro volti intestini corrotti dalla lebbra. La mia bocca si contorce, il respiro diventa un rantolo d’agonia, mentre una voce bestiale si leva dall’abisso: “Perché ci hai uccisi?”.
I miei amici sono tornati a prendermi.

Massimiliano Niero

Massimiliano Niero nasce a Colorno nel 1975, cittadina della bassa padana famosa per il suo leggendario manicomio. Appassionato fin dalla prima adolescenza di cinema e letteratura horror inizia a scrivere i primi racconti all'età di quindici anni. Nel 2007 vince un concorso letterario a Reggio Emilia e il suo racconto viene pubblicato in una raccolta edita da Aliberti Editore. Nonostante l'età adulta, continua ad avere paura dell'armadio.