Il rituale del vampiro

Racconto per il concorso "300 Parole Per Un Incubo", 2009 - edizione 8

Comunicato: giovane madre scompare in circostanze misteriose. Lascia un marito ed una figlia di soli due anni. Impossibile che abbia abbandonato volontariamente la famiglia. Tutte le ricerche sono risultate vane.

 

Ventidue anni dopo, la giovane figlia ventiquattrenne è prossima alla laurea e sta preparando una tesi incentrata sul tema delle scomparse misteriose.
Annette sta uscendo dalla biblioteca. Si ferma pochi istanti sotto il cono di luce di un lampione. Piccoli fiocchi di neve le danzano intorno inanellandosi come perle ai riccioli rossi. Riprende a camminare ed affretta il passo sulla neve già attecchita.
Gira l’angolo in una via buia dov’è costretta a rallentare, non fa in tempo ad accorgersi che è troppo buia, che qualcosa non è come dovrebbe essere. Non fa in tempo a sentire l’aria muoversi alle sue spalle, ad udire il tonfo sordo di due piedi che leggeri si poggiano alle sue spalle.
Non fa in tempo a capire che è in pericolo. Un cappuccio nero le cala sulla testa e viene allacciato forte intorno al collo, a malapena riesce a respirare.
E’ terrorizzata.
Sballottata.
Cade.
Senza cura viene trascinata a terra per diversi metri, caricata in un bagagliaio e perde la cognizione del tempo e dello spazio, finché la colpisce un freddo intenso.
Qualcuno la carica su una spalla. Un’infinita caduta nel vuoto le fa pensare: sono morta.

Il vampiro salta nel pozzo della miniera e porta con sé la sua prossima vittima, una massa di riccioli rossi esce dal cappuccio nero che le ha calato sul capo.
Beffardo le ridona la vista per pochi attimi, giusto il tempo che Annette si renda conto di tutto. Il vampiro affamato, la morte prossima a venire, la testa imbalsamata della madre in una teca a vetri insieme a quella di altre donne.
Occhi in quelli della madre muore.

Barbara Valdonio

Barbara Valdonio, torinese di nascita e romana di adozione. Appassionata di letteratura fantasy, romanzi storici e giochi di ruolo on line.