La scomparsa dello scienziato Ettore Majorana

Lo scienziato Ettore Majorana, uno dei maggiori fisici teorici del XIX secolo, scomparve un anno prima che scoppiasse la II Guerra mondiale. Si era imbarcato sulla nave Palermo - Napoli la sera del 26 di marzo, 1938. Da quella data non si seppe più nulla di lui. Aveva trentadue anni: nel mezzo del cammin di nostra vita. Se penso a lui, mi vengono in mente i versi del poeta William Blake, sfuggente rivelazione.

 

YOU MUST RETURN TO THE DARK
FOREST DEEP RIVER, DEEP VALLEY,
TO BEGIN YOUR TOURMENTATED LIFE
AGAIN AND DEATH.

 

Devi tornare alla foresta buia,
al fiume ed alla valle profonda,
per ricominciare la tua vita tormentata
e la morte.

Prima di morire in un convento, lo scienziato lasciò queste poche righe.

 

Ab Anno Domini MCML
(16 di aprile, 1950)
Convento dei frati Francescani
Comune di... (Sa).

 

Non potrò mai più dimenticare un documentario che mostrava l’orrore di un campo di sterminio ebreo. Tra la folla dei prigionieri, una bambina atterrita ed infreddolita con dei cenci addosso che si denudava il braccino, mostrando con solerzia ed un breve innocente sorriso il numero tatuato sulla pelle. L’operatore nazista aveva ritratto la breve scena della bambina, mentre filmava la folla dei detenuti nei campi di sterminio. Quel numero su quel bianco braccino è una vergogna per l’intera umanità. Ecco dove arriva una ideologia che nega Dio. L’ideologia nazista è improntata sulla volontà di potenza, l’unica forza della Storia. Invece la vera forza che nuove la storia è Dio e lo spirito umano retto dallo Spirito Santo.
Com’è stato possibile l’assassinio a sangue freddo di poveri, derelitti e bambini innocenti? In nome di quale logica un popolo ha ritenuto di essere nel giusto massacrando un altro popolo, compreso i bambini e le donne gravide?
Ho trovato la via che mi rimane da seguire. E’ la via che ci rinnova, nonostante il passare degli anni. Una via difficile, piena di rinunce, ma l’unica da seguire e che ci porta ad abbracciare quella povera bambina uccisa in un campo di concentramento nazista.
Io Ettore Majorana sono deciso ad abbandonare tutto ciò che possiedo, compreso la mia cultura, le ricerche scientifiche e tutti i ricordi della vita passata. Queste cose non servono alla salvezza.
Tutto sfuma di fronte all’infinita grandezza di Nostro Signore. Tutto sfuma nel suo insondabile mistero. Da questo momento voglio prendere i voti dell’ordine dei frati Francescani e mi chiamerò frate Francesco.

 

Il documentario in bianco e nero che tanto commosse Ettore Majorana finì nelle mani della truppe alleate dopo la vittoria sulla Germania. Come monito contro la guerra fu diffuso in tutto il mondo.

Giuseppe Costantino Budetta