Prassi

... Sirena
... Sirena che mi rimbomba nella testa
... Sirena... Codice rosso
Allaccio più stretti i polsini della divisa, sollevo la cerniera, indosso i guanti di lattice: è la prassi.
Arrivo, carico lo zaino in spalla, quattro piani di corsa e non sentirli.
Silenzio!
Silenzio tetro, grigio. E’ lì, riverso sul pavimento, faccia a terra, lo giro, lo sguardo vitreo, ma sembra guardarmi, un rivolo di sangue al lato delle labbra e la bocca che sembra sogghignare, nudo e ancora i residui di un rapporto sessuale.
Nemmeno il tempo di pensare e arriva l’ordine: MASSAGGIA!
Dentro di me penso - Cazzo! E che massaggio a fare? È gia in rigor mortis...
Il suono dello sterno che crepa sotto le mie mani ha il fragore di uno schianto, nulla possono le mie braccia contro la falce della Dama Nera. E’ una guerra impari lei ha un bazooka e io uno schiacciamosche, non penso ad altro...28, 29, 30 il pallone si gonfia... manovre inutili, sembra la farsa di una puntata di E.R.
Lotto!

Sento le braccia dolere, mi manca il respiro, mi allontanano, prima scarica di defibrillatore... seconda scarica... terza scarica... BIIIPP. I miei colleghi mi guardano, come si guarda un povero sfigato alle prime armi, che cosa si aspettano? Che vomiti? Che pianga? Che svenga forse cosi possono prendermi per il culo?
Il medico, redige la sua diagnosi, e guardandomi ridendo, sussurra al suo assitente - il coltello lo puoi fare togliere a lei. Eseguo l’ordine, fa senso è vero sto per vomitare, l’odore di sangue impesta la stanza, ho bisogno di aria, sudo freddo, cerco di guadagnare al più presto una via di uscita, esco, accendo una sigaretta, respiro, mi tocco lo sterno, premo con forza, sento dolore...
Attendo, slaccio la divisa, sfilo i guanti, infilo una mano dentro la maglia, tocco ancora lo sterno con le dita fredde, ho bisogno di sentire, forse di accertarmi di essere ancora lontana dalla mia ultima partita a scacchi.
Attendo, penso - Cazzo! 40 coltellate, 40 coltellate !
Risalgo in ambulanza, è la prassi.

Claudia Battisti

Claudia Battisti, nata a Mantova il 30 maggio 1975. Operatrice di ambulanza, con la passione della scrittura, si diverte a romanzare i vari episodi interessanti che le capitano sul lavoro. Artista eclettica, stralunata, si destreggia tra pittura, scrittura e teatro sperimentale.