Covato in
    grembo, luniversità italiana ha partorito il mostro: il gigantesco Tirannosaurus
    Rex, carnivoro e famelico. Ha ventre grosso ed infimo cervello; dalla testa alla coda
    è lungo cinquanta metri, con altezza sovrastante i trenta. Lhanno soprannominato dinosauro
    terremoto perché nel camminare la terra fa tremare. E la gloria degli
    accademici, rivalsa contro chi contesta i loro meriti, demeriti ed arbitri. Invece di
    bruciare donne come streghe ed uomini come eretici, la moderna soluzione a tutti i mali è
    il Tirannosaurus Rex. Il mostro si nutre dei destini ed intestini di studenti,
    matricole e non. Accetta dingoiare anche laureati triennali e quelli con laurea
    specialistica, purché in carne, sotto la trentina e con buona media negli esami (indice
    dintelligenza e di buona salute). Non sceglie a caso. Annusa laria, evitando
    con chirurgica precisione i figli della CASTA. Dallalto dello sguardo arcigno,
    osserva gli universitari come topini in tana. Deliziosi animali, vittime da assaporare con
    parsimonia. Ne pregusta gli odori, il senso dolciastro di quel sangue giovane che tra poco
    succhierà. Allimprovviso piomba sulle vittime; ne squarta i corpi, ingoiandoli dopo
    sommaria masticazione. Chi può, ripara allestero. Gli imprevidenti che restano in
    Italia saranno fagocitati nel ventre buio della bestia. Ne usciranno massa informe,
    defecata con le feci.
    Il Dinosaurus Rex accresce a dismisura la stazza di quel corpo falcidiando sogni,
    trinciando giovani carriere, stritolando il merito e lintellettuale impegno,
    succhiando giovani energie. Di tanto in tanto, eleva terrificante urlo come a dire:
    Di fronte a me non cè speranza. La mia forza smisurata deriva dal potere
    baronale e dagli interessi delle CASTE. O matricole che speranzose varcate le
    universitarie soglie, pingue pasto per me sarete.
    Spavaldo, scodinzolando lenorme coda, si fa beffa dei seguenti noiosi slogan: largo
    al merito, vinca il migliore, al bando la raccomandazione, giù baroni e lobbies.
    Come la dea della vendetta dagli antichi detta Nemesis, il Dinosaurus Rex
    sbavando sangue e residui ossei sembra dire trionfante:
Ah studenti ignoti,
    la vostra vita e il Nulla
    in pari conto io tengo.
Allontanandosi dal luogo dove ha sterminato gruppi di universitari, dice ancora: I figli della Casta mi garantiscono il futuro, le giuste protezioni ed il foraggio. Programmato sono a succhiare sangue di studenti ignoti che varcano le nobili, universitarie, riservate, sacre soglie.