L'avvento

Racconto per il concorso "300 Parole Per Un Incubo", 2008 - edizione 7

- Vediamo le ultime novità... - pensò cliccando sull’icona del suo PC.
Gli occhi neri come la pece si illuminarono della luce dello schermo.
La schermata suddivisa come una griglia mostrava migliaia di filmati.
Tutti pronti per essere visti.
- Vediamo... Vediamo... Ecco! Questo! -
Click. Le immagini cominciarono a scorrere.
Un prigioniero, legato mani e piedi, piangeva. Dietro di lui, un uomo a volto coperto con le braccia incrociate brandiva una grossa ascia.
Click.
Una persona si gettava da un grattacielo in fiamme.
Click.
Un uomo brizzolato parlava di guerra.
Click.
Un ragazzo di colore, per terra, veniva colpito a morte da uomini in divisa.
Click.
Un ricco uomo sorridente leggeva dei fogli ad una platea annuente composta di altri uomini ricchi e sorridenti.
Click.
Una donna piangeva mentre dei soldati bollivano un bambino in una pentola.
Click.

Una famiglia di un operaio piangeva.
Click.
Una donna veniva stuprata e uccisa.
Click.
Una volpe, appesa per una zampa, veniva scuoiata viva.
Click.
Un bambino magrissimo, ma con un pancione enorme, guardava l’obiettivo con occhi liquidi.
Click.
Un uomo in giacca blu e cravatta tirava su col naso della polverina bianca disposta in lunghe strisce.
Click.
Un orso bianco nuotava fino allo sfinimento.
Click.
Un prete vestito di bianco parlava di fede ad una folla plaudente.
Click.
Degli uomini rasati incendiavano delle roulotte.
Click.
Un bambino veniva picchiato e violato da un uomo incappucciato.
Click.
Un uomo sorridente contava denaro.
Click.
Dei bambini morivano avvelenati dopo aver bevuto del latte.
Click.
Un prete veniva arrestato.
Click.
Una donna ucraina singhiozzava disperata per il figlio deforme.
Mosse la freccetta fino all’angolo in alto a destra dello schermo.
Con l’artiglio cliccò sul tasto sinistro del mouse.
Click.
Inarcò la schiena stiracchiandosi e sorrise soddisfatto.
Il suo tempo stava per arrivare.
E molto prima del previsto.

Antonino Alessandro