L'ultimo regalo

14 Gennaio
Un uomo, avvolto in un cappotto nero bagnato dalla pioggia, è assorto nei suoi pensieri. “Quando ti portavo quassù a osservare il panorama, ripetevi sempre che Napoli è la città più bella del mondo. Avevi proprio ragione, chi ce l’ha tutto questo? Non esiste posto simile, una città cullata dalle onde del mare e protetta dall’imponenza del Vesuvio. E’ stato qui che ti ho detto per la prima volta ti amo. Ne è passato di tempo, ma lo ricordo come fosse ieri. Mi saltasti addosso baciandomi impetuosamente, facendomi mancare il respiro. Quanto eri bella, il tuo viso così dolce non mi sarei mai stancato di accarezzarlo. E il tuo sorriso? Mi faceva impazzire, come sto impazzendo in questo momento, senza di te. Perché sei andata via? Avevi promesso di restare con me per sempre. Che cosa farò adesso? Tu sei la mia ragione di vita, il mio cuore ti appartiene, batte solo per te, te l’ho ripetuto milioni di volte, ma non hai voluto credermi. Se potessi vedermi ora, il tormento mi sta divorando lentamente. Anche il cielo piange insieme a me. Io ti amo, Roberta.”

14 Febbraio
Una donna corre ad aprire la porta di casa, il campanello ha suonato due volte. Fuori non c’è nessuno. Guarda in basso e vede, posati sullo zerbino, una lettera e una bellissima scatola rossa. Un sorriso si accende sul suo viso.
- Un’altra delle sue sorprese! - grida gioiosa.
Rientra in casa, tenendo stretta la scatola al suo petto. La mette sul tavolo della cucina e si siede, emozionata e con occhi pieni di brio. Tutto l’entusiasmo e la felicità, però, svaniscono in un attimo, quando apre la busta e inizia a leggere ciò che è scritto sul foglio:
“Ciao Roberta, come stai? Io malissimo, mi manchi così tanto. E’ passato quasi un anno da quando te ne sei andata e non immagini quanto dolore ho provato. Tu sei sempre stata tutto per me, tutto ciò che ho fatto, è stato sempre e solo per te. Ogni mio gesto, ogni mia azione, qualsiasi cosa era fatta per te, la mia vita era dedicata a te. Adesso non mangio più, non dormo più, non faccio più niente, perché senza di te, è diventato inutile vivere. Ho preso una decisione, è stato difficile, ma l’ho fatto per dimostrarti quanto è grande il mio amore. Ho pagato un uomo per farmi uccidere e per farti recapitare questa lettera e la scatola. Aprila, è il mio ultimo regalo per te. Io ormai non esisto più, quelle che hai letto sono le ultime parole di un fantasma.
Ti amo, Roberta, ti amerò per l’eternità.”

La donna, col viso rigato dalle lacrime, prende la scatola e lentamente, con le mani tremanti, inizia ad aprirla. Scoprendo il suo contenuto, cade a terra affranta, lanciando un urlo di dolore. Nella scatola, un cuore, il cuore di un uomo, batte per amore... tu tum tu tum.

Alessandro Simeone

Alessandro Simeone, nato a Napoli il 18/01/1981. Impiegato. Da sempre appassionato di letteratura, cinema e fumetti (Dylan Dog il suo preferito). Nel 2006 frequenta il corso annuale di cinematografia presso la Scuola di Cinema Pigrecoemme. Il suo soggetto “Finché morte non ci separi” viene scelto dai docenti e diventa cortometraggio, prodotto dalla stessa scuola. Ama follemente la sua fidanzata Daniela, che gli ha letteralmente cambiato la vita. Tifoso sfegatato della squadra di calcio del Napoli. Dopo aver scritto diversi soggetti e racconti, in questo periodo sta lavorando al suo primo romanzo, che spera di pubblicare il prima possibile.