La festa dei morti

Racconto per il concorso "300 Parole Per Un Incubo", 2007 - edizione 6

Era il giorno di fine ottobre, quando le porte della classe, di una tranquilla cittadina provinciale, si aprirono attirando l'attenzione di tutti. Entrò una ragazza dai capelli neri legati a coda, dagli occhi grandi e verdi. La sua pelle era color olivastro, ed era vestita come gli altri.
Durante la prima settimana la ragazza nuova riuscì a diventare molto popolare tra i compagni, e la capoclasse, la più popolare prima del suo arrivo, divenne molto gelosa.
Nel giorno di Halloween, all’uscita dalla scuola due ragazze vestite da strega si scontrarono, la capoclasse guardò malvagiamente la ragazza nuova.
-Guarda dove vai!- la respinse irritata. La ragazza nuova, invece le rispose sorridendo:
-Guardati le spalle!
La capoclasse era furiosa: “Quella ficcanaso si pentirà di tutto!”
Pianificando cose cattive s’avvicinò alla propria casa. D’improvviso ebbe un brivido d’orrore. La strada era completamente sgombra e annebbiata. Le sembrò di vedere un’ombra muoversi. “Sciocchezze!” pensò dopo un attimo e, accelerando il passo, avanzò verso casa. Il suo cuore, invece, cominciò a battere velocemente, le sembrava che qualcuno la stesse seguendo. Con ogni passo il panico aumentava. Era spaventata a morte.

Mentre cercava di girare la chiave nella serratura le sue mani tremavano. Riusciva a sentire fisicamente la presenza malvagia. Sforzando, ruppe la chiave e si tagliò la mano, poi si voltò di scatto e vide una creatura nera con occhi rossi e denti affilati pronta per il salto. Non fece in tempo di gridare.
Per una settimana la città rimase in lutto. La professoressa in classe raccontava come la loro compagna di classe era stata mangiata da un gruppo di animali selvaggi, che nessuno aveva visto. La nuova capoclasse, la ragazza di capelli neri e occhi verdi, l’ascoltava con la testa abbassata. E nessuno poteva immaginare, che sulle sue labbra c’era un sorriso.

Jelena Kuznecova