Dolcetto o sorcetto?

Racconto per il concorso "300 Parole Per Un Incubo", 2006 - edizione 5

La sera di Halloween Chris, John e Brad erano eccitatissimi. Avevano appena terminato il giro del proprio quartiere quando videro, da lontano, la sagoma di un uomo. Era Lucas, un tipo poco socievole che non parlava mai con nessuno e viveva con l’unica compagnia della propria gatta, dalla quale mai si separava. Lucas aveva l’abitudine di passare intere notti a passeggiare con il proprio animale, e questo creava diffidenza e curiosità.
Appena i tre videro che la porta era rimasta socchiusa si intrufolarono in casa. Entrati, notarono subito che era lercia, piena di polvere, ragnatele e diversi topi morti in un angolo del salotto, che emanavano un fetore insopportabile.
I ragazzini, incuriositi, salirono le scale ed entrarono in camera da letto, cominciando a rovistare in tutti i cassetti. Ad un certo punto sentirono un rumore, si girarono di scatto e videro un uomo sulla porta.
- Ci ha beccati! - fece per dire Brad, ma s’interruppe davanti a ciò che vide.

Lucas stava accucciato sulla soglia: il corpo pareva normale, ma la testa era quella di un gatto. I denti partivano dal basso verso l’alto per parecchi centimetri e gli occhi sporgevano come le molle di un giocattolo. La cosa più spaventosa, però, erano gli artigli che stava allungando verso di loro.
Brad riuscì a sgusciare sotto le gambe di quell’essere, seguito da Chris e John.
Quando scesero trovarono la porta chiusa e, quando riuscirono a saltare dalla finestra, erano ormai ricoperti di graffi e lividi. Ridendo come pazzi, per quell’imprevista e misteriosa avventura, si rifugiarono in una vecchia baracca ad aspettare l’alba.
Litigarono alla vista del primo topo.

Omar Mohamed

Mi chiamo Omar Mohamed, ho 16 anni, vivo a Udine e frequento il corso per Dirigente di Comunità presso una scuola privata. Sono più appassionato di film horror piuttosto che dei libri.