La donna delle colline

Racconto per il concorso "300 Parole Per Un Incubo", 2006 - edizione 5

Continuavano a prenderla in giro per quella sua paura.
Dicevano che fosse “toccata dalle fate”.
- Non mi guardare, non mi guardare...- ripeteva la piccola Violet ogni sera prima di addormentarsi.
E scandagliava con gli occhi sbarrati ogni angolo in ombra della stanza.
- È vero che non mi sta guardando, mamma?- chiedeva ogni volta.
Ma ogni volta la risposta rassicurante non sortiva il sollievo sperato, perché...
Perché la creatura che abitava la sua cameretta era sempre lì e lei lo sapeva.
Si conoscevano da sempre, Violet e la creatura, anche se non si erano mai parlate.
Non a voce, per lo meno.
Ogni notte aveva inizio una danza per voci mute.
- Apri gli occhi - gemeva la voce che non era una voce.
E un fetore d’umido inondava i sonni di Violet.
- Non voglio, non guardarmi più - urlava la sua mente, mentre strizzava gli occhi più che poteva per impedirsi di aprirli.
Per questo la mamma le lasciava sempre una lampada accesa vicino al comodino.

Quella notte Violet fece uno di quei sogni orribili da cui ci si sveglia sudati e con la sensazione di soffocare alla bocca dello stomaco.
Spalancò gli occhi dal terrore e... La vide!
Volto pallido, lunghi capelli d’argento, occhi rossi di pianto, espressione indecifrabile. Le copriva il corpo un mantello sporco di terra, biancastro come un’enorme ragnatela.
L’urlo di Violet trapassò la notte.

 

La mattina seguente la bambina si svegliò nel suo letto con la testa pesante, come le succedeva quando aveva la febbre alta.
Cercò i genitori, ma li trovò rigidi e tumefatti nel loro letto.
Poi sentì ancora la voce che sembrava un lamento:
- Sono io tua madre, bambina dall’urlo che uccide- sul suo braccio una mano come rami secchi- Torniamo alle nostre colline, piccola banshee.

Elisa Allo

Mi chiamo Elisa Allo e sono una psicologa clinica e psicoterapeuta, con la passione per la scrittura. Anni or sono, ho frequentato un corso di “Teorie e Tecniche di Scrittura Creativa”, presso la Facoltà di Lettere e Filosofia de “La Sapienza”, condotto dal prof. Vincenzo Cerami. Nel Gennaio del 2002 ho pubblicato la prima poesia dal titolo “Tempo di Libertà” sulla rivista semestrale di scrittura del Servizio di Salute Mentale “Zabaione di pensieri”. Nell’aprile del 2003 ho potuto contribuire con un mio brano al capitolo 7 del libro “Psicologia della solitudine”, scritto dal dott. Antonio Lo Iacono ed edito da Editori Riuniti. Nell’agosto 2003 ho partecipato alla Rassegna Nazionale d’Arte d’Avanguardia “Nowhere 2003” che si è tenuta a Loro Ciufenna e paesi limitrofi (AR), in cui ho dato il mio contributo con cinque poesie. Nel 2004 ho avuto la possibilità di dare un contributo alla seconda edizione dell’antologia poetica “Di-versi”, a cura di Vincenzo Guarracino ed edita da LietoColle, con la poesia “E le lacrime diverranno stelle” ispirata al tema della solidarietà. Ho scritto a scopo amatoriale vari racconti e poesie, alcuni dei quali sono stati pubblicati sui siti www.larosadiversailles.it e www.cravenroad7.it. Ho partecipato alle edizione 2005 e 2006 di “Concorso di Emozioni”, iniziativa on line promossa da Manuale di Mari (www.manualedimari.it/blog) con gli scritti “Verso albe nuove” e “È tardi”. La mia poesia “Intersezione”, è stata inserita nella raccolta e-book Poeticamente2, altra iniziativa del blog su citato, scaricabile in formato pdf (www.manualedimari.it/ebook/Pm2.pdf).