La bestia nell'anima

Il corpo smise di tremare, e il prete vide finalmente gli occhi dell’uomo tornare normali. Era riuscito a liberarlo o il demone aveva accolto la sua provocazione e si era voluto manifestare nella sua vera essenza? Sfrigolò quasi un minuto nel dubbio, e poi si convinse di aver vinto.
Il sacerdote tirò un profondo respiro, e si deterse con la manica il sudore che gli imperlava la fronte. Quell’esorcismo lo aveva sfiancato. Rivolse un sorriso alla moglie dell’uomo. C’era riuscito. La bestia immonda se n’era andata. Il male era tornato nel suo rifugio di tenebre.
D’improvviso il prete udì un acuto rumore proveniente dalla finestra. Voltatosi vide che il vetro si era rigato, ma non infranto. Dalle ragnatele del cristallo iniziò a fuoriuscire del sangue. Prima piccole gocce, poi un rivolo generoso.
Il prete s’alzò d’improvviso sgranando gli occhi e gridò:
-Svelta Melany dobbiamo portarlo via prima che lo attacchi di nuovo!
Il sacerdote slegò le corde che legavano l’uomo ancora semincosciente al letto, e si voltò verso la donna che non aveva risposto.
Non appena i suoi occhi fissarono la figura della donna, padre Norman perse l’equilibrio e cadde per terra. Melany era circondata da un gruppo di bambini nudi e sporchi.
I bambini avevano gli occhi completamente bianchi ed erano avvolti da una sorta di manto d’ombra. I loro crani pelati erano troppo sviluppati rispetto al corpo, ed erano percorsi da grosse vene. Le stesse caratteristiche fisiche che ora aveva la donna che sorrideva mettendo in mostra un ghigno malefico.
-Mio Dio!- disse padre Norman.
A quel suono l’unica lampadina della stanza esplose in mille cocci, e la stanza rimase illuminata solo dalla fievole luce lunare.
Padre Norman iniziò a pregare dentro di sé.
-Sei patetico prete - disse la donna con una voce animalesca. Quelle parole sembravano pronunciate da più persone non da una persona sola.
-Chi sono quelli?- domandò il sacerdote indicando i bambini dall’aspetto cadaverico intorno alla donna dagli occhi rivoltati.
-Come chi sono bastardo? Ci hai chiesto di mostrarci ed eccoci qui. Ognuno di noi abitava dentro quel frocetto - disse l’essere dentro la donna indicando l’uomo steso sul letto.
-Dandoci il permesso di uscire ti sei scavato la fossa da solo testa di cazzo.
Non appena la donna posseduta pronunciò con la sua voce bestiale quelle parole, i bambini iniziarono a vomitare sangue. Il liquido rosso cadeva dalle loro bocche con una pressione incredibile, come se uscisse da un idrante.
Il prete gridò e si voltò in cerca di qualcosa con cui difendersi, ma i bambini erano ovunque, e tutti vomitavano sangue.
-Nooooo!
Il sacerdote scivolò sul sangue che ormai aveva coperto tutto il pavimento e continuava a salire.
La donna saltò a cavalcioni del prete e gli conficcò le unghie affilate nel collo.
-Vuoi salvarti puttana? Adorami e ti salverò!- disse leccando il volto del sacerdote.
-Mai! Lasciatemi stare in nome di Gesù Cristo!
La donna iniziò a ridere con un volume di voce incredibile e la pelle del suo viso si solidificò come porcellana per poi infrangersi e cadere a pezzi. Ora il suo volto era un’orribile maschera di carne nuda.
-Rinnega il tuo Dio e vivrai!
Padre Norman non riuscì nemmeno a rispondere. Fu sommerso dal sangue che ormai aveva raggiunto più di un metro di altezza, e continuava a salire.
-Adorami!- disse la donna tirando fuori la testa del prete da quel mare di sangue.
Padre Norman cercò di dibattersi ma la forza che animava la donna era sovrannaturale.
-Dio aiutami! Salva il tuo servo!
La donna lo schiaffeggiò e lo spinse di nuovo nel sangue. Quando lo tirò fuori il liquido rosso aveva raggiunto quasi il soffitto. Altri dieci centimetri e la stanza ne sarebbe stata completamente inondata.
-Non ha salvato suo figlio, perché cazzo dovrebbe salvare te vecchio pezzo di merda?... Dimmi che mi ami o morirai!
-Dio è grande!- gridò il prete.
-Cazzate!
Il demone spinse il prete a fondo. Il sacerdote riuscì a liberarsi dalla morsa della donna, e cercò di tornare a galla. Ma non poteva. Il sangue aveva riempito tutta la stanza. Padre Norman gridò immerso nel liquido, e dopo qualche secondo annegò nel sangue. Mentre annegò continuò a chiamare Dio, ma nessuno ascoltò le sue grida.

Piergiorgio Pulisci