La mummia romana

- Avevo appena guardato l’orologio, le 19.10. L’altoparlante annunciava l’arrivo di un treno di passaggio e pregava di tenersi dietro la linea gialla. Fissavo i binari deserti. Ad un certo punto ho sentito alle mie spalle la voce di una ragazza che gridava angosciata "C’è una bambina sulle rotaie". Il tempo di girarmi per darle un volto, sentire il treno che arrivava a gran velocità, vederla gettarvisi sotto e sbang! l’impatto!". Testimoniava così un signore circa l’incidente alla stazione. Era domenica 29 ottobre.
Federica era partita per la capitale il venerdì per un lungo fine settimana in giro per la città. L’ultima meta fu il museo archeologico. Quasi alla fine del percorso e della visita, nell’ultima sala un cartello annunciava lavori e invitava i non addetti a non entrare, ma l’accesso era incustodito, il cantiere deserto, le transenne facilmente superabili, quasi nessuno in giro e la curiosità si fece indomabile e reattiva. La bara di vetro era lì ma aperta, nella stanza del lusso, dove nei sotterranei custodiscono l’unico esemplare di mummia romana, una fanciulla di 8 anni. Rimase a guadarla un tempo infinito, rapita, studiando ogni singolo centimetro, ogni singolo particolare. All’improvviso alle sue spalle arrivò un odore che l’avvolse, come se fosse arrivato qualcuno che quell'odore lo indossava, un odore putrido. E subito l’esserino si mosse! Poteva giurarlo, si mosse! Spaventata uscì, di corsa, verso la stazione. Era tardi. Ogni tanto si girava indietro perché percepiva qualcuno seguirla ma ogni volta non c’era nessuno sulla sua scia.

E ad ogni angolo sempre la stessa scena: una piccola figura vestita di stoffe svolazzanti che veloce sfuggiva allo sguardo al limite tra realtà e allucinazione. Queste sensazioni l’accompagnarono fin sul sedile della carrozza dove un sonno nero e senza sogni la rapì. Si svegliò quando il treno si fermò. L’avambraccio sinistro le doleva, un dolore strano, lancinante, ma lo scompartimento era vuoto, fin dalla partenza, e sull’arto segni di sangue, come di un morso. Forse aveva sognato, forse aveva la febbre, forse... L’odore di morte era sempre più intenso e vicino. Presa la sua roba, scese appena arrivarono in stazione. Guardò l’ora appena a terra, le 19.10. L’altoparlante annunciava l’arrivo di un treno di passaggio e pregava di tenersi dietro la linea gialla. Fissando i binari, ad un tratto le parve di vedere una fanciulla vestita di stoffe svolazzanti giocarvi in mezzo. Il tempo di sentire il treno sopraggiungere, gridare "C’è una bambina sulle rotaie" e gettarsi per cercare di salvarla e sbang! L’impatto!
- La locomotiva l’ha scaraventata in aria ed il corpo è planato a terra come una bambola lasciata cadere da un tavolo - proseguiva il testimone - La stazione impietrita ha urlato di orrore. Non potevo credere ai miei occhi: la ragazza si è rialzata come niente fosse successo, livida e coperta di sangue, ha raggiunto una bambina vestita di stoffe svolazzanti che si è materializzata poco più in là e si sono dileguate nei campi come due bestie affamate.
I notiziari della sera annunciavano già la sparizione della mummia romana.

Federica Ziliotto