Viale Romagna 21

Le scarpe nere di cuoio scivolano come dannate sulla dura terra ghiacciata... non è stata un’idea brillante metterle con questo tempo, però volevo fare buona impressione sul mio nuovo “amico”.
Stronzo! Un pelatino sfigato conosciuto qualche settimana fa tra una giocata e un’altra al Casinò di Venezia... ”Ma dai, anche te sei di Milano? Potremmo trovarci a fare qualche mano di poker a casa mia...” mi dice. Una bella idea, tanto che mi ha spennato quasi 600€ !!!
AUCH, a momenti cado!
Fa un freddo tremendo, le palle mi girano a mille e questa strada sembra ancora più brutta di quanto non sia... Mi stringo nel cappotto, stringo i denti per non batterli e strizzo un poco gli occhi, cercando di distinguere meglio le ombre nei coni di luce dei lampioni.
Ho studiato teatro tre anni, gioco a poker da una vita, possibile che bluffassi così male? Come se avessi indosso una maschera di vetro!
Mi dilungo, penso e ripenso assorto, avrà imbrogliato?, CLANCK, un rumore rimbomba in strada.
Rallento un attimo, mi faccio più cauto, passo dopo passo procedo con lo sguardo impazzito che cerca un qualcosa o qualcuno e spera di non trovare nulla.
Trattengo un po’ il fiato, sobbalzo, quasi cado; sono immobile, due occhi non distanti che mi scrutano nell’ombra mi hanno pietrificato.

È lì, mi intimidisce con un viso deturpato dall’ero e dalla fame, fermo e fisso con due metri di smog ghiacciato che ci separano, non dice nulla, è un po’ più basso di me e non lascia presagire nulla di buono.
Una voragine mi si è creata nello stomaco, ho una paura fotonica e mi dimentico del freddo e dell’incazzatura, solo paura. I piedi insicuri al suolo scivoloso mi consigliano di non darmela a gambe, ma che faccio?
Si muove, in due passi mi è addosso, indietreggio appena ma non basta per volare via, mi afferra per le braccia e lo imito, faccia a faccia, brevi spintoni, cerco di gridare ma un sibilo mi si soffoca in gola, occhi sgranati l’uno sull’altro e battiti accelerati, perdiamo l’equilibrio, cade e lo seguo rovinandogli addosso con 80 kg di carne e sogni non ancora realizzati.
Siamo a terra e io sopra di lui, un secondo di stasi parso un giorno, faccio per alzarmi, chiedere aiuto a gran voce ma la sua smorfia fotografica paralizza ancora una volta... Lo osservo meglio tenendolo sempre ben saldo per la giacca e mi accorgo che è inutile perché già molto sangue gli è uscito dal cranio e si riversa come un biblico fiume sul bordo del marciapiede e poi in strada.
Mi alzo con lo sguardo nel suo ormai privo della scintilla dell’anima, barcollo, mi appoggio ad un cestino verde dei rifiuti, provo a capire se qualcuno potrebbe avermi visto... anche se sono stato aggredito e non ho nessuna colpa di quello che è successo non voglio complicazioni ulteriori nella mia vita, già di pensieri che non fanno dormire la notte ne ho.
Riprendo il cammino verso casa, ancora un chilometro di strada incerta fatta con l’adrenalina che scorre a fior di pelle.
Finalmente incrocio Viale Romagna, arrivo davanti al vecchio portone di legno, lo spingo (si apre con poco) e cercando di non svegliare tutto il palazzo mi rintano nel monolocale al secondo piano.
Madonna che nottata!!
Giro il chiavistello tre volte cercando di chiudere fuori casa questo brutto mondo, appendo il cappotto, click, luce del bagno e mi appoggio con le braccia al lavandino.
Mi faccio paura da solo guardandomi allo specchio, due occhi che neppure ora lasciano trapelare alcuna emozione, freddi come il velo di ghiaccio che ricopre Milano.
Con una faccia così per forza quel bastardo ha imbrogliato!
L’angolo sinistro del labbro appena si muove e tanto basta per definirlo un sorriso.
Mi sciacquo il viso come per cancellare i brutti pensieri e li soffio fuori dalla finestrella aperta vicino al water... vado in camera da letto, click, click, inizio a spogliarmi e appoggio sulla scrivania cinque mazzi di banconote, quasi 600€ quasi persi e forse il doppio quasi vinto del pelatino, riflettendo se mai saranno collegati due omicidi così lontani tra loro.

Diego Rancati

Diego Rancati è nato nel luglio del 1982 a Milano e vive nell'hinterland. Ha lavorato un anno in un'agenzia di pubbliche relazioni nel settore finanziario e attualmente sta terminando gli studi universitari alla IULM.
Personaggio eclettico, le sue passioni spaziano da qualsiasi genere di musica a lavori artistici, dalla pittura alla composizione di saggi.