-Papà, vieni a vedere!- e Luca mi trascinò fuori.
    Un groppo di muto terrore mi serrò la gola.
    Guardai quel che rimaneva del giardino, dal basso di un profondo cratere, e vidi un alieno
    appollaiato su un ramo.
    -Nessuno sopravvivrà al massacro, toccherà a tutti- sogghignò la verde creatura.
    Una cieca esplosione, poi un freddo riverbero avvolse ogni cosa.
    Mi chinai per proteggere Luca e vidi la sua faccia: una fila di denti, senza gengive né
    labbra, e quattro fori, occhi e narici, scavati nellosso.
    Il cielo si era oscurato, gli alieni si erano moltiplicati, le astronavi calavano a
    stormi.