L'assenzio

Con l’assenzio si prepara un liquore leggendario, che ha ispirato tutta una generazione di artisti tra i più rivoluzionari del XIX secolo; celebrato da pittori impressionisti come Degas e Manet e poeti maledetti come Baudelaire che, sotto l’effetto della “fatina verde”, hanno creato le loro opere migliori. L’assenzio, come si usava fare nei caffè parigini, va bevuto seguendo un rito che sa di alchimia: il liquido verde, ad altissima gradazione alcolica, diluito con acqua e zucchero, diventa opalescente, trasformandosi in una pozione magica pronta a sprigionare i suoi benefici effetti, inebriare la mente e rendere più disinvolti e sicuri di sé. I detrattori di questo portentoso elisir lo accusano di far emergere il lato più oscuro e violento delle persone, addossandogli la colpa di alcuni feroci fatti di sangue, avvenuti prevalentemente entro le mura domestiche... ma queste sono solo le farneticanti asserzioni dei soliti perbenisti che vorrebbero fare una crociata contro tutti i vizi di questo mondo. Io lo bevo da anni e non credo a queste leggende... anche se, adesso, osservando le pareti imbrattate di sangue, il coltello che stringo tra le mani e il cadavere martoriato di mia moglie, qualche dubbio mi sta venendo.

Stefano Moini