PRETE: Non
    è di rado che capitano giovani come te nella Sacra Casa del Signore per confessare i
    molteplici peccati che la gioventù vi porta a fare.
    IO: Non è dei miei molteplici peccati che voglio parlare, padre. Se anche ne avessi fatti
    ne sarei ben consapevole e ne accetterei le conseguenze. Secondo il mio modesto parere se
    un uomo ha fatto qualcosa vuol dire che è stata la sua volontà che lo ha portato a
    farlo.
    PRETE: La volontà può essere usata come una croce misericordiosa oppure come un pugnale
    dalle mille lame e da come parli l'arma che è nelle mani dell'uomo potrebbe diventare
    assai pericolosa.
    IO: Pericolosa per gli altri, forse, ma non porterebbe in alcun modo dolore alla persona
    che l'impugna.
    PRETE: Qual è l'arma così letale che ti porta a dire questo, senza pensare forse, ma con
    tale convinzione da far paura?
    IO: La vendetta, padre.
    PRETE: È dunque così grande il potere di un peccato tanto antico, che ha portato la
    distruzione di interi popoli e ferito il Sacro Nome del Signore?
    IO: È di più, molto di più, padre. È un potere che supera persino la volontà. Acceca,
    lacera l'anima come profondi graffi inflitti da creature della notte. È un potere capace
    di annebbiare la mente e si impossessa di tutto. Sarebbe persino capace di trasformare un
    innocente agnello in un feroce lupo assetato di sangue.
    PRETE: La vendetta è l'arma del Diavolo, spetta a noi combatterla con l'unica difesa che
    il Signore ci ha concesso: la volontà.
  IO: È impossibile, si impossessa anche di quella. Inghiottisce ogni cosa, padre,
  trasforma il bianco in nero, il buono in malvagio, la luce in oscurità, i canti in urla
  strazianti e la volontà di ogni uomo non è altro che un misero burattino nelle sue mani.
  PRETE: È compito di ogni uomo lanciarsi in questa battaglia, ed è compito di ognuno di
  noi vincerla, aiutati dalla Sacra Mano del Signore.
  IO: E se l'uomo non volesse vincere questa battaglia? Se l'uomo decidesse di lasciare il
  sentiero libero alla vendetta?
  PRETE: A quel punto per la povera anima che si lasciasse sopraffare dalla vendetta sarebbe
  la fine.
  IO: La fine delle sofferenze, padre.
  PRETE: Purtroppo i tempi bui stanno tornando. I malvagi sono tanti e le povere anime dei
  giusti sembrano soffocare in un mondo di peccatori. Ma ci sarà un giorno, il grande
  Giudizio Finale, durante il quale tutti sarete giudicati, anche tu, e sarà in quel giorno
  che noi anime giuste avremo la nostra vendetta su voi peccatori, che brucerete fra le
  fiamme dell'Inferno.
  IO: Forse è proprio come dice lei, padre. La vendetta è l'arma del Diavolo.