Per sempre

Racconto per il concorso "300 Parole Per Un Incubo", 2005 - edizione 4

Ho percezioni sensoriali imprecise. Odoro di stagno, di acqua marcia, di fango.
Cani lontani latrano.
Il vento frusta gli alberi. La nebbia sale lenta, dal basso.
Dalla terra che corrompe.

 

La falce della luna ingessa il mondo. La vedo.
La scala sale, nel buio. Una lama di luce affiora da una finestra aperta.
Un fascio bianco riverbera sui gradini di marmo, serpeggia, pulsa. Vibra.
Sollevo qualcosa. La testa, forse. E vedo.

 

Sette scalini e un pianerottolo. La scarna luce lunare mi indica la via.
Salgo, un passo dietro l’altro. Salgo, e mi fermo sul pianerottolo. A pensare.
Cos’ero prima?
La seconda rampa di scale scivola verso la camera.

Stacco un verme dal braccio e lo schiaccio tra le dita viola, solcate da crepacci.
Sono a pezzi.

 

Mi appoggio al muro e striscio verso l’alto, ingobbito dal dolore, da un’ossessione che mi perseguita, da un terrore immenso, dalla voglia di fuggire.

 

L’odore della morte trasuda da ogni mia cellula.
Parti del mio corpo rimangono arpionate al muro, mentre salgo, scalino dopo scalino, fino al secondo pianerottolo, quello che si affaccia sulla mia camera da letto.

 

Le mie ciabatte sono fuori dalla porta. La porta è aperta e l’incerta ombra nera è lì, vicino al mio letto, da sempre, con un coltello uncinato che pende dalla mano sinistra, un coltello grondante sangue.

 

La finestra della stanza da letto è aperta sulla bruma bianca che ha già raggiunto i tetti, nascondendo metà del mondo mortale.

 

Un vento gelido attraversa il mio Inferno. Mi avvicino all’ombra, la sfioro appena, mi guarda, si dissolve. Dal fondo del letto osservo ancora una volta la mia fine.

 

Di nuovo non capisco tutto questo orrore.
Di nuovo mi ritrovo a non piangere.
Mi disseto nel mio sangue e torno nella terra.
Nella mia tomba.
Fino alla prossima notte.

Giacomo Colossi

Sono Giacomo Colossi, un insegnante di Matematica di un Istituto di Istruzione Superiore. Ho quarantadue anni. Vivo in provincia di Brescia. Sono sposato ed ho una figlia. Scrivo da alcuni anni, soprattutto sf (finalista a vari Alien, Akery, Future Shock, fantascienza.com, ecc). Mi hanno pubblicato già alcuni racconti, in antologie cartacee, e vi "giuro" che è una bella soddisfazione. Di horror ho iniziato a scrivere qualcosa in questi ultimi mesi (partecipo al Lovecraft, vedremo...)