Il pipistrello

Racconto per il concorso "300 Parole Per Un Incubo", 2005 - edizione 4

Shh... silenzio!
Sono ancora qui dentro. Qualcuno dovrebbe insegnare a questi stranieri che non sta bene andare in casa altrui quando il padrone di casa non c’è, permettendosi per giunta di fare i propri comodi. Senza invito e così sporchi, io di sicuro non ce li vorrei proprio a cena dei tipi così, davvero uno peggio dell’altro. Forse la ragazza sarebbe passabile con un vestito nuovo e un po’ di colorito in viso, anche se per le pesanti occhiaie e il taglio sul labbro ci sarebbe da lavorare parecchio. Per non parlare poi del comportamento, ha appena squartato il divano, seminando gommapiuma ovunque. Credo che il padrone ci resterà male. Degli altri due meglio sorvolare, il grassone ha svaligiato il frigo, mangiando e (pardon) vomitando un po’ dappertutto. Ha una cicatrice per nulla invidiabile che gli attraversa la schiena e che ad ogni movimento si gonfia, si muove e sembra stia per scoppiare.

Spero non accada, lo spettacolo a cui assisto è più che sufficiente. Il tizio secco invece è poco più che uno scheletro, ha le guance (insomma se così si può dire) infossate, la bocca spalancata, ma malgrado il suo aspetto ha scaraventato per terra la libreria del padrone. Questo davvero lo farà arrabbiare... c’era un canarino nella gabbia appesa al muro, ma l’ho perso di vista. Certo, forse potrei fare qualcosa, ma non voglio intromettermi, sono un tipo discreto, preferisco restare qui a testa in giù, nel mio angolino, fino quando... Oh, finalmente è arrivato! Non gradisce l’idea di avere ospiti, personalmente non gli do torto. Ha preso l’ascia che tiene sempre accanto all’ingresso, ma i tre gli sono subito venuti incontro senza lasciargli nemmeno il tempo di sollevarla. Un altro padrone che se ne va, peccato suonava bene il pianoforte. Ma anche lui era troppo BUONO...

Elena Pedrosi

Sono una ragazza di ventisei anni da sempre appassionata di cinema e letteratura. Sono impiegata in un ufficio e da tempo mi diletto a scrivere provando ogni tanto a partecipare a qualche concorso interessante.