Il ratto-vampiro

Ore 22.30
Ho finito!!! Finalmente. Speriamo che domani quel rompiballe mi interroghi! Non ne posso più d ripassare continuamente le stesse cose: ogni settimana a ripassare Rosso Fiorentino, Pontormo e le opere del periodo manierista di Michelangelo. Sto diventando matta!!
Ora è meglio che vada a letto. Altrimenti domani perderò (di nuovo) la corriera.
<Nico!!!! Vieni a letto?>
<Un attimo! Devo finire di vedere la Juve!!>
Ecco. Ci mancava solo il fratellino calciodipendente. Bè io me ne vado a letto.
<Buona notte a tutti!>
<Buona notte Etta!>

 

Ore 23.00
Dopo mezz'ora arriva: con la sua inumana delicatezza spalanca la porta, totalmente incurante del fatto che io stia tentando di addormentarmi, accende la luce, si butta a peso morto sul letto e urla:
<La Juve ha vinto!!!>
Di rimando gli rispondo:
<E chi se ne frega. io devo dormire!>
<Uff sei proprio pallosa! Buona notte secchiona!>
Finalmente silenzio!
<Tanto domani non ti chiama in storia dell'arte!! E se ti chiama prendi 5!!>
Caro fratellino, non ti soffoco con il cuscino solo perché ho troppo sonno per farlo. Spengo la luce. Ora FINALMENTE si dorme!

Ore 00.17
Sgrat sgrat. Sgrat sgrat. Sgrat sgrat.
MA BASTA!! In questa casa non si può dormire!! Ci mancava anche il gatto a fare casino.
<Psss! Schizzo! Vieni qui!>
<MEEEEOW>
<Sì sì miao. Bè io non mi alzo per venire a prenderti! Se vuoi salta sul letto e dormi con noi basta che mi fai dormire!>
... fantastico! Parlo perfino con il gatto adesso.
Passa qualche minuto. Lo sento che salta sul letto e si accoccola sulle mie gambe.
<Mamma mia quanto pesi!> penso <Se sei così grasso a dieci mesi chissà a due anni come sarai!>
Inizia il suo tour di ispezione del letto. Quasi quasi mi alzo e lo porto fuori. Ma no, non ho voglia: troppo freddo, troppo stanca. troppo pigra insomma.
Ad un certo punto si ferma. Forse ha trovato la sua posizione! Sento che inizia a leccare la faccia a mio fratello. Peccato che sia buio, altrimenti potrei vedere le sue smorfie nel sonno!

 

Ore 00.56
<Basta Schizzo! Torna a leccare Nico se proprio devi leccare qualcuno!!>
Finito con mio fratello inizia a leccare la mia di faccia. Che gatto insopportabile! Tiro fuori dalle coperte una mano per accarezzarlo magari si calma. Ma che pelo strano che hai stasera Schizzo. E' tutto arruffato, non liscio come al solito. Inizia a leccarmi la mano. Che lingua strana che hai stasera Schizzo... Sbavi come un cane!
<MEEEEEEOW!>
Adesso che ci penso il mio Schizzo non ha mai fatto MEEEEOW. Al limite emette un flebile MIU' visto che ha solo dieci mesi...
<Sssssht! Se svegli Nico è la fine! Poi non si riaddormenta più!>
<MEEEEEEOW!>
<MEEEEEEEEEOOOW!!>
<MEEEEEEEEEEEEOOOOOOOW!>
<Schizzo! Basta! Adesso ti porto fuori!>
Non l'avessi mai detto. Mi morde la mano e mi graffia il braccio. Caspita! sembra quasi che abbia capito quello che ho detto! Ma non sono i soliti graffietti giocosi del mio micetto... Questi fanno male! Si attacca al mio braccio e inizia a leccarmi. Adesso basta! Accendo la luce per vedere che cazzo di animale è saltato sul mio letto! Sicuramente mamma avrà lasciato la porta del garage aperta ed è entrato qualche gattaccio randagio come l'estate scorsa. Mi metto a sedere. Il gatto si accoccola in braccio e comincia a fare le fusa. Ma cavoli che fusa! Sembra un treno! Strano che Nico non si sia svegliato... Appoggio una mano sul materasso. Ma E' BAGNATO!
<Maledetto gattaccio! Me l'hai anche fatta nel letto! Adesso ti faccio vedere io!>
Accendo la luce e la rispengo subito. Non posso credere a quello che ho visto. Sembra uno di quei mostriciattoli da film horror di terza categoria. Ma sì. Sarà il sonno. Ho visto male!
Riaccendo la luce e subito la rispengo. Cazzarola stavolta ho visto bene! È un essere orrendo, una palla di pelo ispido e sporco che dorme sulle mie gambe!!! Ha una specie di coda rosa senza peli attorcigliata intorno al corpo, pelo marrone, due piccoli occhietti ora chiusi, un pelo ispido e sporco, due grossi incisivi e due canini che gli spuntano dal muso allungato e quel muso osceno tutto rosso!
Panico. Il sonno passa. L'interrogazione di storia è l'ultima preoccupazione. Penso a Federico, a quello che ci ha detto la settimana scorsa e alla successiva esplosione di ilarità della classe. Nessuno gli credeva. Ma poi abbiamo dovuto chiedergli scusa. Era tutto vero, lo confermavano i giornali locali: enormi topi con strani denti avevano attaccato le persone in vari punti della regione. Succhiavano il sangue delle persone (un uomo era in prognosi riservata) per questo erano stati chiamati RATTI-VAMPIRI dai giornali.
Porca paletta! Vuoi vedere che questo è uno di quelli??! Ma fa le fusa... E chi se ne frega delle fusa!
Adesso dorme bene! Do una gomitata a mio fratello:
<Nico!! Svegliati!>
Nessuna risposta. Ma accidenti, anche il fratello con il sonno pesante mi doveva capitare! Gli mollo un calcio su uno stinco (di solito così si sveglia!)
<Nico! Svegliati ti prego!>
Niente. Asp. Oddio... Quel muso rosso è sicuramente sangue! Ma non può essere tutto mio! E' troppo!...
... NICO!! Accidenti prima l'ha leccato e sicuramente l'ha morso! Ecco perché il letto è bagnato! Che faccio adesso?? Non posso accendere la luce, perderei quel poco di lucidità che mi è rimasta se vedessi il bel faccino di mio fratello ridotto come penso che possa fare quella schifezza che dorme sulle mie gambe! Inizio a piangere: per mio fratello, per l'impotenza, per la paura.
Ma al buio non posso fare niente! Però devo muovermi così magari riesco a salvare mio fratello se ancora qualcosa si può fare. Il topo-vampiro si muove. Speriamo non si svegli!
Sto per mettermi a urlare ma non posso! Devo accendere la luce ma non ci riesco! Il campanello! Magari se lo suono i miei mi sentono dal salotto! Di solito vanno a dormire tardi. Ma è dalla parte di mio fratello! Provo a muovere le gambe ma il coso mi artiglia le cosce. Non ho altre soluzioni; devo fare così. Mi piego di lato in cerca delle scarpe. Non le trovo! Panico. Calma. Ci devono essere per forza, visto che le lascio sempre in camera come mia mamma mi raccomanda sempre di non fare. Eccole! Ne prendo una. Le mie adorate Etnies bianche e nere. Forse dopo stasera saranno anche un po' rosse. Inizio a calarle con forza su quell'oscenità che mi sta in grembo. Mi colpisco la gamba un paio di volte ma non importa! SBAM SBAM SBAM!
<Muori bastardo! Schifezza della natura! Crepa!>
Liquido denso sulla faccia, sangue probabilmente, e il mostro che si dimena e miagola. Mi morde. Bastardo! Stai per crepare e hai ancora la forza per mordere??! Tiè!
Lo SBAM! diventa uno SPLOCH! Il coso non si muove più. L'ho ucciso! Ho sempre saputo che gli 84 euro investiti nei miei piccoli carri armati erano soldi ben spesi! Accendo la luce. Vedo mio fratello. Mi invadono tristezza e rabbia. Mi metto a piangere e penso che se potessi farei tornare in vita quel mostro per ucciderlo ancora e ancora e ancora. Il mio povero fratellino, calciatore ben avviato nel mondo dello sport, giaceva supino sul nostro lettone matrimoniale occhi chiusi, colorito cadaverico, guancia mangiucchiata con osso mandibolare ben in vista e naso maciullato. Speriamo sia ancora vivo. Entra mio padre spalancando la porta, attirato sicuramente dalle mie urla. Mi guarda atterrito spaventato da tutto il sangue che ho addosso.
<O mio Dio Etta. Cosa. Cosa è successo?? Cos'hai combinato con quella scarpa?? E Nico??! Oddio ma cosa gli hai fatto??>
Tra le lacrime, il sangue e con la scarpa ancora in mano esclamo:
<E' entrato un topo-vampiro e ha ucciso Nico... Ma io l'ho fatto fuori con la scarpa!>
Il viso di mio padre non ha l'espressione che mi aspettavo. Sembra arrabbiatissimo e allo stesso tempo sconcertato, attonito. Aggira il letto e abbraccia il mio povero fratellino. Mi guarda con odio. Si fa rosso in viso e urla:
<E da dove sarebbe entrato?? La porta della vostra camera è chiusa! E poi se avessi ucciso quel ratto-vampiro dove sarebbe il suo cadavere???!!>
Lo guardo stupefatta.
<Ma... Papi. è qui! Non lo vedi??>
Mi guardo in grembo. Il ratto non c'è più. Allora esclamo:
<Guarda mi ha morso e graffiato una mano! E anche le gambe!>
Mi guardo le gambe e la mano. Non c'è nessun graffio.

Claretta Amari