L'uomo delle foglie

Qui di seguito sono riportati alcuni estratti di un quaderno ritrovato nell'appartamento di un fotografo modenese, scomparso nel nulla. Né amici né parenti hanno saputo fornire una spiegazione valida.

 

6 Novembre
Mentre sto scrivendo queste pagine cariche di inquietudine, ricordi e segreti più o meno celati, lui sta ancora lì. Dietro a quell'albero secolare avvolto dalla nebbia, senza quasi farsi notare. Ma io lo vedo benissimo.

 

7 Novembre
E' in mezzo al campo da ruzzola. Ritto immobile su quel suo bastone nodoso, intento a fissare la mia abitazione dalla quale sono falsamente al sicuro. Nonostante la distanza riesco a intravederne gli occhi infossati e nefasti, sotto quel cappello a tesa larga.

Quella strana figura mi ricorda mio nonno e le sue passeggiate solitarie per la città.

 

9 Novembre
Al rientro dal lavoro ho trovato nella posta una lettera senza mittente. Su un foglio bianco vi era trascritta una sola frase composta da ritagli di giornale: NON VOLTARMI MAI LE SPALLE. Sa come mi chiamo!!!

12 Novembre
Ancora adesso mi sveglio nel cuore della notte con il fiato strozzato. Guardo fuori dalla finestra sollevando un poco la tapparella, nella speranza che non sia lì.

 

14 Novembre
Dagli alberi spogli immersi nel cielo plumbeo, ricadono le foglie che compiono piroette e curve impensabili, fin quando i vortici d'aria le trascinano via con sé. Nei cortili, nelle strade e nei viottoli si formano cumuli di foglie che sembrano divenire al suo passaggio delle minuscole lapidi.

 

17 Novembre
Ieri hanno ritrovato il cadavere di una bambina, vicino ad un parco giochi abbandonato di fronte a casa mia. L'hanno soffocata dopo averla brutalmente bastonata. La sua unica colpa? Quella di essersi allontanata dai genitori, e di aver incontrato un anziano su una panchina che l'ha avvicinata. Questo secondo le testimonianze raccolte.
E' anche un ASSASSINO!!!

 

18 Novembre
Non riesco a dormire! La bambina che hanno ucciso... la conoscevo. Ancora adesso la vedo giocare, accerchiata dalle piante più alte di lei che sembrano inghiottirla fino a farla scomparire.

 

21 Novembre
Stanotte sento dei rumori in casa. Prima in cucina e poi in soggiorno. Nel mio gelido giaciglio sommerso dalle coperte, sono intento a scrivere questi miei fremebondi pensieri. Non ho il coraggio di alzarmi. Fuori dalla finestra... non c'è. Dopo giorni e notti passate sotto casa mia a spiarmi, lui non c'è più. Sento un rumore!!! Nella penombra della mia stanza vedo la maniglia della porta abbassarsi lentamente... Allora c'è qualcuno!?! Non ho più la forza di muovermi. Il sangue mi si gela guardando incredulo la porta che si spalanca cigolando. Attendo intrepido il mio visitatore che nel frattempo mi chiama per nome. Batte tre volte sullo stipite il suo bastone nodoso, sono i minuti che mi rimangono dal gridare il mio assurdo terrore!... Mi chiama un'altra volta... mentre continuo a scrivere... rimane sulla soglia della porta a fissarmi. Si è tolto il cappello... mi sta sorridendo anche se non ha più i denti. Gli occhi si stringono quasi divenendo scintille. La forma della sua testa è simile a quella di un mappamondo... Resta immobile a farsi ammirare. Quanto è buffo senza cappello!!!
Sta venendo verso di me... La mia VISTA si OSCURA come la mia RAGIONE.
Ce l'ho fatta!!... Sono riuscito a scattargli una foto!
Spero che queste mie ultime pagine siano un monito per chi come me ha...

 

PS: In seguito venne sviluppato un rullino di una delle macchine fotografiche trovate nell'appartamento. In questo veniva ritratto più volte un individuo con un lungo cappotto scuro ed un bastone da passeggio, aggirarsi in prossimità dell'abitazione del fotografo. L'ultima foto, la più confusa ed enigmatica, sembra raffigurare il volto glabro e deformato di un uomo che sorride.

Christian Marchi