Vuoto

Racconto per il concorso "300 Parole Per Un Incubo", 2004 - edizione 3

- La musica di oggi è vuota.
- Mio padre non ascolta mai musica... anche lui è vuoto.
Un cane si è avvicinato e mi ha annusato.
- Chissà che odore ho, ho l'odore di una persona buona o cattiva, dicono che i cani queste cose le sentono.
Mi è venuta voglia di tirargli un pugno in testa a quel cane.
- Ho voglia di fare male a qualcuno.
Oh c'è una mamma con un bambino che carino! Così paffuto e tenero! Quella carne così morbida e fresca.
- Ho fame. Mmmh. Dolce o salato? Salato. No dolce.
- E adesso che faccio? Mi annoio.
Mi guardo in giro. Gente che va, gente che viene, tutti si muovono, tutti sembrano avere un posto in cui andare.
Chiudo gli occhi, li riapro.
Una vecchia mi dice qualcosa, ma non la sento la guardo soltanto. La sua bocca si muove, poi si ferma, la sua faccia cambia espressione, tace, abbassa gli occhi, se ne va.
I miei passi mi portano a casa. Entro. Mio padre sta guardando la televisione, un programma vuoto - chiudo gli occhi li riapro - una testa sporge dalla poltrona, chiudo gli occhi li riapro... vuoto.

Simone Canciani

Mi chiamo Simone Canciani. Sono nato il 4 settembre 1975, vivo a Udine dove mi sono laureato in matematica.