La stanza

Racconto per il concorso "300 Parole Per Un Incubo", 2004 - edizione 3

L'’ingranaggio, tutto cavi e ruote dentate, stava in una stanza al culmine del campanile. Quando l’orologio della parrocchiale toccava il quarto di un’ora, si metteva in moto con uno schiocco improvviso e tutto il complicato congegno di pesi, cavi, palette e ruote si muoveva all’unisono per azionare i batacchi delle campane. Uno spettacolo, per Arrigo. Ci inerpicammo per le scalette di legno fino in cima e poi, scendendo gli dissi: “Ho un’altra sorpresa”. Ad un piano intermedio spalancai una porticina che dava accesso ad un camminamento interno. In fondo, un’apertura così bassa che dovemmo gattonare per entrare in una stanza.

Arrigo sbiancò. Era piena di ossa e teschi ammucchiati in terra. In piedi appoggiato ad un angolo, uno scheletro intero con pezzi di pelle mummificata e ricoperto da un saio francescano. “Durante la guerra – spiegai ad Arrigo che taceva, teso ed impressionato – una bomba degli alleati devastò il cimitero attiguo alla parrocchiale; le ossa dei frati furono trasportate qui e poi nessuno se ne è più occupato”. “ E... quello chi è? ” balbettò Arrigo, indicando lo scheletro con il saio. “Quello? E’ frate Bernardo, il priore. Dicono che fosse un gran figlio di...” A questo punto, un boato impressionante squassò il campanile, facendo oscillare il pavimento. Arrigo crollò a terra, con gli occhi appannati e privo di sensi. Ci rimasi male: “E adesso chi gli spiega di non preoccuparsi, che si tratta solo delle mine che fanno esplodere nella cava di calce qua vicino?”. “Non preoccuparti, frà Tommaso - mi disse il priore muovendosi dal suo angolo – Ci penso io.”

Mario Tidei

Ha lavorato presso un Istituto di Credito di rilevanza nazionale ed internazionale dove per più di dieci anni ha ricoperto la funzione di responsabile della comunicazione e dei supporti audiovisivi. In tale veste ha collaborato come autore e regista alla realizzazione di spot televisivi per trasmissioni Mediaset ed emittenti televisive regionali. Vincitore di un premio letterario indetto dall’unione delle sezioni culturali dei Cral italiani con un racconto “giallo”. Collaborazione con articoli di costume al “Giornale d’Italia” ed alla rivista “Il Tennis Italiano”. Autore delle didascalie di tre libri fotografici realizzati dal fotografo Pino Rampolla. Consulente di produzione per il film “Raul” di Andrea Bolognini di prossima uscita. Assistente alla produzione del musical “Tosca” di Lucio Dalla. Autore di soggetti e sceneggiature cinematografiche e teatrali.