Incubo reale

Racconto per il concorso "300 Parole Per Un Incubo", 2004 - edizione 3

Basta chiudere gli occhi, ogni notte, e il rito si compie inesorabilmente come un evento dal quale non puoi fuggire.
Sarai tu l'ospite d'onore nella reggia del terrore, è come se qualcuno, aleggiando beffardo sopra il tuo letto, attendesse il fatidico momento in cui le tue palpebre stanche cessano di battere, per entrare nelle tue viscere e condurti in quel mondo che si trova al di là dell'Acheronte... l'incubo.
Non crediate che quel luogo sia popolato da esseri mostruosi e demoni inferociti, l'ho visto stanotte, non c'era nessuno. E' fatto di crateri, voragini e picchi aguzzi avvolti da nubi nere come la pece.
Mi guardo intorno cercando di capire, ma la lancetta della bussola situata nella mia mente è letteralmente impazzita. Sono disperso in un deserto di polvere dove il filo d'erba non osa crescere e la goccia d'acqua non saprebbe dove scorrere, ma in lontananza scorgo una torre che sale alta e incontrastata.

Mi avvicino accompagnato dall'unica virtù che in questo mondo posso far valere: l'istinto e giungo ai piedi di questa costruzione, una sorta di scala a chiocciola scavata nella pietra. Metto piede sul primo gradino e tutto si accende di rosso fuoco come se mi trovassi sul sole che muore al tramonto.
Sulle pareti diroccate centinaia di loculi urlano il nome e l'età di bambini innocenti, candidi fiori strappati da mani diaboliche. Ogni gradino è un singulto, un lamento disperato, una pugnalata al cuore, corro a più non posso finché, imboccata la via d'uscita, torna il buio e sgorgano lacrime dall'anima ma senza sapere dove scorrere.
Apro gli occhi, accendo la televisione, vedo il dolore dei bambini, questa volta ci sono mostri e demoni incappucciati, la bussola torna a funzionare, mi trovo sulla Terra, piango ancora, ma da qui non si può scappare... svegliatemi!

Bruno Forza

Sono nato a Brescia il 17/11/1983, diplomato come tecnico dell'impresa turistica, attualmente frequento la facoltà di Lettere e Filosofia indirizzo giornalismo a Brescia. Sono un grande appassionato di calcio e di teatro.