La battaglia dei cretini

Racconto per il concorso "300 Parole Per Un Incubo", 2004 - edizione 3

Mary Ann è distesa accanto a me sul letto. I suoi capelli sono di un rosso quasi cremisi e i suoi occhi di un bel verde acquamarina. E’ una ragazza molto dolce ed intelligente, oltre che bellissima, e quando mi ha detto di essere innamorata di me, le ho creduto. Credo anche che sia stato questo a farmi riflettere.
Mi chiamo Seth e ho ventinove anni. Sono un killer di professione, uno dei migliori sulla piazza, se me lo concedete. Ho sempre cercato di vivere ai margini del sistema, per lavoro ma soprattutto perché detesto tutti quegli imbecilli che compongono la società moderna. Poi Mary Ann irrompe nella mia vita. Mi dice “Ti amo”. Mi dice “Possiamo andare a vivere insieme”. Mi dice “Avremo tanti bambini”. Già me lo immagino: io, a casa, con lei che cucina, mentre gioco col pupo e intanto il fuoco scoppietta allegramente nel caminetto.
Potrei avere una famiglia, lasciare il mio attuale lavoro e condurre una vita “normale”. Amo la mia donna ma odio tutti quei cretini che ogni giorno nel mondo si danno battaglia inutilmente. Non voglio avere niente a che fare con loro perché non sono un cretino e non lo sarò mai.
Si sta facendo tardi e io sono ancora a casa di Mary Ann. Le ho tagliato la gola e il rosso del suo sangue è simile a quello dei suoi capelli. Mi dispiace, amore mio. Ma stai tranquilla, non ci saranno altre donne per me in futuro. Credo che non m’innamorerò mai più.

Gabriele Lattanzio