La grande Battaglia

Racconto per il concorso "300 Parole Per Un Incubo", 2004 - edizione 3

Finalmente il momento era giunto. Per quanti sforzi facesse Drop non riusciva a ricordare altro del suo passato che il duro addestramento al combattimento, gli estenuanti viaggi di trasferimento, l'odio per il nemico; ed ora la sua vita stava per subire una svolta decisiva. Era diretto verso il fronte dove da secoli si combatteva la grande battaglia.
Insieme a lui, nell'immenso cargo volante, viaggiavano, silenziosi, milioni di altri soldati professionisti della guerra.
Un rumore assordante fece vibrare l'intera struttura della nave stellare; un intercettore nemico li aveva speronati. Si poteva intuirne, anche nell'intermittenza delle luci d'emergenza, la sagoma minacciosa della prua che invadeva la parte sinistra del ponte di comando.
I laser nemici saettavano energia mortale su quello che rimaneva del cargo.
Di nuovo un tremendo boato seguito da una scarica di luce.
Probabilmente uno dei motori di propulsione, raggiunto dai laser, era esploso.

Gli audiovisivi di bordo segnalarono di abbandonare la nave entro sessanta secondi. Drop ebbe appena il tempo di slacciarsi la cintura di sicurezza e di localizzare l’uscita di lancio più vicina; si sentì trascinare verso di essa da una miriade di soldati impazziti. Si ritrovò in caduta libera attratto da una forza sconosciuta, verso una grande macchia verde e marrone. In lontananza vide un grande arco multicolore; sicuramente una nuova arma ideata dal nemico.
Era fermamente convinto che la sua struttura sferica e trasparente lo avrebbe protetto dall'urto. Ma non fu così.
Il volo si concluse con uno splash contro una molle piattaforma rosa.

Paola si affacciò scrutò il cielo minaccioso, vide l'arco irideo dell'arcobaleno, sporse il braccio per essere sicura che non piovesse più; una goccia le bagnò il palmo della mano che, a guardarlo bene, ricordava una piattaforma.
Si asciugò aspettò ancora qualche istante e poi disse: <<Tony possiamo uscire; il temporale e' finito>>.

Antonio Ruggiero

Nato a Catanzaro il 6 marzo 1957 lavoro come impiegato presso la Banca Popolare di Lodi. Ho l'hobby dell'informatica, della pittura ed ogni tanto scrivo brevi racconti.