La scorciatoia

Racconto per il concorso "300 Parole Per Un Incubo", 2004 - edizione 3

Non un balzo gli fu sopra: con limpida grazia si levò dall'ombra, volteggiò sensuale e strinse con le candide dita il polso di Thomas.
Quel vicolo era l'abituale scorciatoia che egli percorreva ogni sera per arrivare a casa in pochi minuti. Sulle pareti umide riluceva qualche pallido riflesso della strada, i rumori sembravano rieccheggiare nell'anima profonda della città, nei vicoli stretti, corti e scontati come quello.
Ma stanotte Thomas era stato colto da un'eccitante ed insolita inquietudine appena aveva svoltato l'angolo per trovarsi in quell'angusto spazio. E in pochi secondi era stato spettatore della danza macabra dell'ombra che lo seguiva, che con i suoi volteggi era giunta affamata ad afferrare il suo braccio.
E i riflessi che non aveva mai avuto cura di notare, i piccoli bagliori che osavano addentrarsi nel cuore oscuro della città proprio come lui, convergevano tutti in due occhi abissali, indecifrabili, proprio davanti a lui.

"Ti cercavo..." un sussurro trascinato, agonizzante. Thomas rabbrividì, avvertendo le sottili dita d'avorio ruotare attorno al suo polso e il corpo nero avvicinarsi a lui, con respiri profondi, sempre più avidi. Non aveva la forza, il coraggio di urlare, era come se un'attrazione magnetica lo stringesse a quella sagoma sottile. Una mano fredda accarezzò il suo collo e afferrando i capelli piegò la sua testa.
"Se avessi colto la luce su questi muri sporchi" pensò disperato Thomas "Se avessi considerato di più...".
Cominciò a piangere sommessamente mentre due labbra fredde toccavano la sua pelle: "Se avessi...".
"Signore" una voce femminile frantumò il sogno "Siete pallido, state bene?".
Thomas si guardò intorno e vide solo una ragazza che lo fissava preoccupata. L'assassino era fuggito, forse non c'era mai stato. Tutto scomparso: che serva forse un incubo a spaventarci più della vita stessa?

Paola Elefante

Sono nata a Faenza, dove attualmente vivo. Al momento sto terminando i miei studi al Liceo Scientifico. Sono sempre stata appassionata della lettura, preferendo i grandi classici sopra ogni cosa: Wilde, Baudelaire, Shakespeare. Ho sempre mantenuto un forte contatto con la realtà del Decadentismo ottocentesco. Poi, non molto tempo fa ho scoperto il mondo di Anne Rice... Il resto è storia...