Il piccolo soldato

Racconto per il concorso "300 Parole Per Un Incubo", 2004 - edizione 3

Il piccolo soldato stava tremando, non poteva più negare a se stesso di avere paura.
La grande battaglia era cominciata da poco e già i nemici avevano dimostrato la loro superiorità tattica massacrando, con sorprendente facilità, i cavalieri del suo esercito. Anche molti fanti come lui erano caduti e la sconfitta sembrava ormai tragicamente vicina.
Disperato e con gli occhi colmi di terrore, il piccolo soldato guardò di fronte a sé: sul desolato campo di battaglia, all’orizzonte, si stagliavano netti i contorni delle lucenti armature dell’esercito nemico. Alle sue spalle, quel che restava del suo schieramento era paralizzato dalla paura o batteva penosamente in ritirata.
Il pensiero del piccolo soldato vagò fino al ricordo dei compagni già morti, amici con cui aveva condiviso buona parte della vita o veterani che avevano affrontato molti scontri prima di perire in questa ultima, grande battaglia finale.

Poi, improvvisamente, lo vide: alla sua sinistra un possente soldato nemico si avvicinava rapido. Dall’interno del grande elmo conico che l’avversario indossava si udì una risata crudele, subito prima che lo attaccasse ferocemente.
Pochi istanti prima di morire, un solo pensiero occupava la mente del piccolo soldato: la vita del sovrano era in pericolo!

 

L’uomo non aveva riflettuto più di tanto: la sua prossima mossa era ovvia. Prese il suo alfiere e lo mise al posto di un pedone nero, su una casella in traiettoria del re avversario.
«Scacco!» disse raggiante.

Michele Alessi

Mi chiamo Michele Alessi, ho 16 e vivo a Senago, una piccola città in provincia di Milano. Frequento il Liceo Scientifico e scrivo per hobby. In passato, ho partecipato a due edizioni del concorso di narrativa "Quante Storie" indetto da alcuni comuni dell'interland milanese. Entrambi i miei racconti sono apparsi sulle antologie che raccolgono le migliori opere del concorso.