Nella borsa

Racconto per il concorso "300 Parole Per Un Incubo", 2003 - edizione 2

Vai avanti.
E' entrata quella donna.
Descrivila.
Un bel pezzo di donna. Bellissima, però strana. Era tutta vestita di nero, sembrava a lutto. Si trascinava dietro un borsone nero, pesante, e aveva l'aria molto stanca. Aveva i capelli sporchi, in disordine. E puzzava.
Puzzava?
Era uno schianto, ve l'ho detto. Però puzzava.
Cos'ha fatto?
Ha chiesto da bere.
E tu?
Gliel'ho dato.
Tutto qui?
Poi sono andato nel retro a sistemare le casse. Quando sono rientrato era iniziato il casino.
Cosa stava succedendo?
Ci hanno provato, lei non ci stava. Le sono saltati addosso.
Chi?

Jonas, Vito e Alex. Erano sbronzi.
E tu sei stato a guardare?
All'inizio non ho fatto niente.
E dopo l'inizio?
Jonas l'ha violentata.
Non si è difesa?
Sì, ma eravamo in quattro a tenerla.
Quattro?
Gli ho dato una mano anch'io a tenerla ferma.
L'avete violentata tutti?
Jonas e Vito. Poi toccava a me ma Alex ci ha chiamato. Aveva aperto il borsone e ci urlava di guardare cosa c'era dentro.
Allora?
So che è pazzesco. Era pieno di pezzi di neonato.
Cosa stai dicendo?!
Vi giuro. C'erano braccia, testoline, gambe, torsi, tutto a pezzi e sporco di sangue.
E cos'avete fatto?
Stavamo tutti guardando ad occhi sbarrati e ci siamo distratti. Allora la donna ci è saltata addosso e ha cominciato a colpirci.
Cioé?
Aveva un falcetto. Non so dove lo nascondesse. Ha staccato la testa a Jonas e poi ha sbudellato Vito.
In quattro uomini non siete riusciti a fermarla?
Era una furia. Ha colpito anche Alex. Io sono corso a prendere il fucile sotto al bancone e allora lei se l'è squagliata.
Ti aspetti che crediamo a questa favola?
Fate come vi pare. Comunque lei scappando ha dimenticato qualcosa qui. Potete prenderla, l'ho messa nello sgabuzzino là dietro. La sua borsa.

Mauro Caron

Mauro Caron è nato a Monza nel 1961 e vive e lavora a Sesto San Giovanni, dove si occupa dell'organizzazione di manifestazioni culturali. E' appassionato di cinema, letteratura, viaggi. Scrive di cinema sulla rivista "Segnocinema".