Strani pensieri

Racconto per il concorso "300 Parole Per Un Incubo", 2003 - edizione 2

Teodoro la stava seguendo fin da quando l’aveva vista, sola, così bella e splendente nella notte. I raggi della luna la rendevano ancora più attraente e misteriosa. Si stava dirigendo verso un vecchio edificio fatiscente, logorato dagli anni e dalla noncuranza. La donna sollevò un’asta di legno dalla staccionata e si infilò agilmente nella fessura che aveva aperto, proseguendo verso la cantina del palazzo. Teodoro cercò di imitarne i movimenti, ma per poco non rimase impigliato: la “pancetta” iniziava a dimostrarsi fastidiosa…
Una volta entrato, in silenzio, attese di sentire un rumore che gli indicasse la pista da seguire. All’improvviso, sentì sbattere una porta. Teodoro si avvicinò a quella soglia e poggiò l’orecchio sul legno deteriorato. Silenzio. Spinse leggermente l’anta, badando a tenerla un po’ sollevata da terra per evitare eventuali rumori superflui.

Nello squallido locale che si aprì ai suoi occhi intravide la figura femminile nascondersi dietro alcune tende marce, abbandonate alla violenza del tempo. Conosceva il palazzo perché ci aveva giocato a nascondino da bambino: e sapeva che ormai era vicino allo scopo, perché la stanza possedeva un’unica entrata.
La figura femminile si fermò, esitò, e riprese di nuovo a muoversi. Teodoro l’aspettò, quieto, e in pochi attimi le fu addosso. Cercò di affondare le mani nella sua carne, di toccarle ogni parte del corpo e di levarle i vestiti, che ostacolavano il suo irrefrenabile istinto. Quanto era attraente! Non resisteva a non spogliarla… Le sfilò ogni pezzo di tessuto, poi si levò i pantaloni e si lanciò all’attacco, indifferente alle urla che la ragazza lanciava mentre la picchiava con violenza. Ma, all’improvviso, mentre tentava di baciarle il collo mozzafiato, sentì qualcosa penetrargli i muscoli e i vasi sanguigni all’altezza del collo… quasi due chiodi acuminati… E, presto, la sua vita scomparve, succhiatagli via… lentamente…

Leonardo Riccardi

Diplomato al liceo scientifico di Bitonto, frequenta adesso il corso di laurea in ingengeria dell'automazione. E non ha affatto perso la voglia di scrivere!