Il passato rimosso

Racconto per il concorso "300 Parole Per Un Incubo", 2003 - edizione 2

Non era buio. Sembrava riduttivo definire buio un posto come quello, “il nulla” rendeva più l’idea. Poteva muovere le gambe ed il busto ma, che si spostasse a sinistra o a destra, quell’universo senza stelle e pianeti non mutava. Era come galleggiare nelle profondità di un mare nero come la pece. Che fosse cieco o, peggio, defunto? Aveva sempre associato la morte al momento in cui non avrebbe più potuto pensare, eppure ciò era ancora possibile. Scoprì poi di poter ancora vedere quando l’oscurità improvvisamente si squarciò e vide davanti a sé un’aula, con centinaia di scolari che fissavano un compagno fermo a testa bassa davanti la maestra Germani. Era impossibile non riconoscere colei che negli anni della scuola elementare l’aveva spesso umiliato pubblicamente. Riconobbe tanti dei suoi vecchi amici, ma ognuno di essi era completamente svestito. Tentò di avvicinarsi ma in quel momento un enorme macchina nera penetrò all’interno dell’aula, travolgendo i banchi, le sedie ed i piccoli corpi nudi, compreso quello del bambino alla cattedra. Questi mutò le sue sembianze in un gatto nero e giacque sul pavimento diventato grigio come asfalto.

La macchina rimase ferma per pochi istanti, prima di ripartire sgommando e schiacciando ancora i bambini, trasformandoli in adulti impegnati in un’immensa orgia.
“Ti stai chiedendo dove ti trovi, non è vero?”, disse una voce alle sue spalle.
Ebbe la conferma di chi fosse quando suo padre gli apparve di fronte. Non era mai riuscito a stimarlo ed a volte provava rimorso per averci mai tentato seriamente.
“Questo è il tuo inconscio.”, riprese il padre, con voce calma.
“Il mio…? Allora sto soltanto sognando!”
“Ti sbagli. Sei davvero morto.”, rispose lui, scomparendo. “Tutti siamo destinati a passare l’eternità nel luogo dei nostri pensieri rimossi e dei rimorsi. Per questo bisogna cercare di non averne in vita.”

Marco Pace

Giovane siciliano, studente universitario e scrittore a tempo perso, grande appassionato di gialli, thriller e horror soprattutto di produzione angolosassone.