Il sentiero degli scomparsi

Racconto per il concorso "300 Parole Per Un Incubo", 2003 - edizione 2

"Si dice che quindici uomini abbiano provato a passare per quel sentiero, ma sono stati tutti uccisi dalla strega che abita nella baita…
Tre non sono riusciti ad arrivare dalla maga, dei dodici che sono rimasti sei sono stati impiccati ad un albero e sei dati in pasto agli avvoltoi…
Ovviamente questa è una leggenda…" disse Josh alla sorella.
"Sì, però qualcosa di vero c'è: i quindici uomini non sono più tornati a casa e quella baita è sicuramente sinistra…" Jessica aveva ragione, infatti se era un giorno di sole sulla casa vedevi tuoni e saette…
"Dai, è meglio andare a letto. Se i nostri genitori scoprissero che siamo ancora svegli…"
"Peccato che non ci lascino andare a chiedere dolcetto o scherzetto.
L'unica cosa che possiamo fare è accendere un fuoco in giardino e raccontarci le storie di paura che inventiamo durante l'anno per non annoiarci."
"Fratellino…" disse Jessica indicando la montagna con il dito "la luce della baita si è accesa!"

"Non dire scemenze, adesso andiamo a letto!"
Il giorno dopo Jessica continuò a ripetere di aver visto la luce accesa e una faccia alla finestra della baita ma Josh rispondeva che non poteva essere vero visto che la leggenda l'aveva inventata lui.
"Senti, allora come spieghi delle quindici persone scomparse?"
"Saranno state ubriache e poi la strada è piena di burroni!"
Nei giorni seguenti Jessica continuò a ripetere al fratello di aver visto veramente la faccia.
"Basta, mi sono stufato! Io vado a quella baita e quando torno non mi annoierai più!" urlò un giorno Josh.
La sorella lo supplicò di non farlo ma lui partì e da quel giorno non lo vide più nessuno…

Domitilla Perlini

Mi chiamo Domitilla Perlini e sono nata, sotto il segno dell'ariete, il 28 3 '93. Vivo a Verona e frequento la classe quinta C della scuola Guarino da Verona. I miei hobby sono: giocare, leggere soprattutto gialli e fumetti, suonare il pianoforte e fare scherma. Mi piacciono molto gli animali e da grande vorrei fare la veterinaria insieme a Martina e nel tempo libero scrivere gialli.