Mestiere ingrato

Racconto per il concorso "300 Parole Per Un Incubo", 2003 - edizione 2

Aveva mani e viso ancora sporchi di terra quando si decise a cominciare. L’aria della cantina era calda, umida, e la lampadina appesa al soffitto illuminava solo in parte la bara sul tavolo al centro della stanza.
Prese un cacciavite dalla mensola e cominciò a rimuovere le viti del coperchio; ad una ad una, con in cuore la speranza che non finissero mai. Poi aprì la bara tenendo gli occhi fissi sulla parete di fronte. Si passò una mano tra i capelli: infine guardò. La luce debole della lampadina non arrivava ad illuminare il viso, ma poteva benissimo intuire quanto era accaduto.
Un piede era nudo. La gonna di velluto blu era salita fino all’inguine; lisciandola con le mani la abbassò fino a coprire le ginocchia, gonfie. Quando il suo sguardo arrivò all’altezza del petto ebbe la conferma: aveva lottato, con forza. Le mani protese, le unghie spezzate e sporche di sangue. Aveva lottato, fino all’ultimo, ed aveva perso. Accarezzò il corpo della ragazza, e aspettò. Aveva paura di quello che avrebbe trovato nella parte ancora in ombra. Poi si decise.
Spostò il tavolo affinché il cono di luce potesse colpire il viso. La bocca era aperta, gli occhi spalancati a dismisura nel tentativo di catturare un barlume di luce. E quell’espressione dettata dai muscoli del viso: terrore, disperazione, ma anche una sottile rassegnazione.
Capì l’orrore che aveva fatto seppellendola viva. E con una smorfia di dolore distolse lo sguardo, che andò a posarsi sulla tela ed i pennelli che aveva preparato in un angolo: allora un sorriso crebbe tra le sue labbra. Ora aveva il suo modello. Prese la tela e si accostò alla bara. Con la destra estrasse un carboncino dalla tasca dei pantaloni e cominciò a disegnare. Avrebbe fatto presto.

Cristiano Villa

Cristiano Villa nasce a Milano nel 1968 e scrive poesie da quando aveva 16 anni. Dopo cinque o sei anni di inattività "letteraria", un paio di anni fa, inizia a scrivere racconti. Ama molto l'horror, il mistero e la magia; questi sono i soggetti principali dei suoi racconti. Ma, oltre ai più o meno famosi autori del genere, troviamo anche Hemingway, Carver e Salinger.