Libero da lei

Racconto per il concorso "300 Parole Per Un Incubo", 2003 - edizione 2

Alla mia età non c'è tempo per i sogni, ma solo per i bilanci, occorre guardare se stessi andando in profondità per riconoscersi. Così prima di morire porrò fine a questa mistificazione, liberandomi di lei con un colpo deciso di questa lama affilata, senza esitazioni, senza ripensamenti. Ho il terrore di sbagliare, di vedere il suo candore grondare sangue… no, non tollererei neanche una sola goccia -pudore senile anche in un gesto estremo! Guai se arrivassero i miei nipoti, per amore cercherebbero di fermarmi oppure, se fosse troppo tardi per tornare indietro, per lo stesso amore vorrebbero aiutarmi a completare l'opera, ma non si può… quando lei sarà caduta ai miei piedi devo essere solo nel momento della verità. Quando avrò compiuto il sacrificio dovrò affrontare il compito più arduo: guardarmi allo specchio, riflettermi nei miei occhi, leggere le rughe del volto, soffermarmi sugli angoli delle mie labbra secche, e non impazzire sapendo che ho fatto quello che ho fatto: allora saprò veramente chi sono, senza lei. Poi la seppellirò con cura, ed aspetterò di raggiungerla presto nella tomba, per stare di nuovo insieme, di nuovo nascosto dietro di lei, protetto dalla sua ombra.

Settanta lunghi anni insieme! Quando ridevano dei miei brufoli da adolescente, trovai rifugio in lei, forse per sfida, per la curiosità di vederla impadronirsi lentamente di me e trasformarmi giorno dopo giorno. E' bastato che dessi il mio assenso e rimanessi inerte: lei ha iniziato a vivermi attaccata, è diventata parte di me, tanto che non sapevo più concepirmi senza di lei.
Nella maturità la sua presenza mi rendeva imperscrutabile e fiero, nell'età avanzata a causa sua alcuni mi hanno considerato saggio, altri hanno avuto pietà di me. Nessuna pietà ormai… mia povera barba recisa! Ora sono veramente nudo davanti al mondo, solo davanti a me.

Valeria Vittimberga

Valeria Vittimberga è nata a Roma il 10/3/1969. Ha un ideale di vita rinascimentale, ed è curiosa di tutti i campi dello scibile umano. Purtroppo è stata costretta a selezionarne uno diventando avvocato, ed attualmente lavora come dirigente nella pubblica amministrazione; divide il tempo libero tra gli amici, il suo gatto, gli scacchi, la scrittura e le tastiere, perdendosi comunque in altre svariate attività. Come scrittrice ha parecchie opere nel cassetto ma, essendo fondamentalmente pigra, non le ha mai pubblicate. Nel 2000 ha vinto il premio letterario "Polvere di scacchi" con il racconto "Sacrificio di Donna", edito sulla rivista En Passant.