Un gif da 28 K

Racconto per il concorso "300 Parole Per Un Incubo", 2003 - edizione 2

Il cavo è arancione. Collego la porta seriale al mio PC ed il jack all'innesto cerebrale.
Via, si parte. I miei sensi vengono amplificati cento, mille, un milione di volte. Cosa credevi, che nel cyberspazio si nuotasse con la maschera e le pinne?
Adesso sono bella, giovane e magra. Ho abbandonato il mio corpo flaccido e sfatto sulla sedia di fronte alla scrivania. Scariche elettrostatiche corrono sulla mia pelle causandomi leggeri brividi fino a quando uno sbalzo di potenziale non mi provoca il primo orgasmo.
È intenso, caldo, bagnato. Sento l'adrenalina pompare nelle vene; ma non voglio fermarmi al primo sito. Tutti mi devono conoscere. Riempo le pagine web di mie immagini virtuali in 3D. Una splendida ragazza di venticinque anni, i capelli biondi che mi sfiorano le spalle. In quell'e-mail lascio una mia foto dove mi stringo i seni, è un gif da 28 K.
Un'altro sbalzo, un altro orgasmo. Qualcuno mi ha agganciata e non vuole lasciarmi. Sento le sue mani che mi stringono i fianchi, la sua bocca sulla mia; ma devo continuare, non voglio fermarmi, non posso.
Ho solo questa notte. Domani sarà tutto finito. Avrò un mese di tempo per rispondere a tutta la posta elettronica che mi arriverà, un mese per riprendermi e prepararmi ad una nuova escursione; se ci riprovassi prima le mie cellule cerebrali verrebbero bruciate all'istante.
Lo so, è vero, morirò comunque. Questi viaggi mandano sempre più in pappa il mio cervello e la cambiale che ho firmato all'ictus sta per scadere.
Tra poco la Bianca Signora verrà a prendermi; però amici...

Filippo Mezzetti

Filippo Mezzetti è nato il 2 marzo 1964 a Firenze e vive ad Empoli. Ama il cinema, i fumetti e la musica jazz; mentre odia il traffico, l'alluminio anodizzato e doversi svegliare presto la mattina.