In una rete di voci che s'allacciano

Racconto per il concorso "300 Parole Per Un Incubo", 2003 - edizione 2

Rispondo al telefono:
- C'è il dottor Martini, per favore?
No, dico, non c'è: mi nascondo, ma quello non desiste:
- Mi faccia il piacere, riferisca lei al dottore: sono tre giorni che lo sto cercando dappertutto, in clinica, all'ospedale, allo studio. Sembra scomparso.
E che ti frega? Sono l'unico chirurgo-oncologo sulla faccia della terra?
- Il dottor Martini sta deludendo i suoi pazienti. Oramai è risaputo che a lui ciò che interessa è solo il conto in banca. Si incomincia a dubitare della sua bravura. Lui cerca di indirizzare i suoi pazienti verso le strutture private; talvolta opera malati che non presentano caratteristiche di particolare gravità. Spesso si trova perfino a organizzare interventi chirurgici su persone che oramai non hanno speranze, facendo sborsar loro delle considerevoli cifre.
E poi? Continua, fammi sentire altre frottole.
- Si dice nei suoi studi che è troppo pagare duecento euro per una visita dopo aver già sostenuto le spese di analisi cliniche ed interventi chirurgici costosissimi.
Ok, basta così… abbasso la cornetta: e vaffanculo a te e a tutti quelli che ti raccontano queste cose.

La mezzanotte è vicina, la televisione è muta da almeno un paio d'ore: scorrono via immagini di un film, con i protagonisti che parlano come pesci.
Sfioro con la mano destra la copertina del libro che sto leggendo. Dove ho comprato questo libro, oppure, chi me l'ha regalato?
Sono disteso sul divano, e incomincio ad avvertire qualche brivido di freddo; è questa la molla che mi convince a raggiungere il letto, l'unico momento della giornata in cui provo ancora qualche sensazione di vita.
Prima di addormentarmi devo telefonare a Manlio, mio figlio.
Alzo la cornetta, e... cazzo, come sono distratto: mi devo inginocchiare. Da tre giorni ho staccato la spina del telefono.

Ernesto Maria Volpe

Sono nato a Napoli il 5 aprile 1960. Dopo aver frequentato la Scuola Svizzera mi iscrivo al liceo ginnasio Jacopo Sannazaro dove mi diplomo nel 1978. Quindi frequento la facoltà napoletana di ingegneria e mi laureo nel gennaio 1988 in Ingegneria Elettronica discutendo una tesi di laurea sull'energia fotovoltaica. Contemporaneamente mi dedico alle mie grandi passioni, anzitutto il basket (alleno per sei anni in Prima divisione ed in Promozione) e il giornalismo (collaboro per sette anni con la rivista Superbasket diretta da Aldo Giordani e, nel 1987, mi iscrivo all'Ordine dei giornalisti napoletani), quindi il cinema e il collezionismo di fumetti. Nel 1988 vengo prima assunto dalla Computer Associates, quindi passo alla Data Base Informatica e, a gennaio 1990, alla Telesoft, dove lavoro attualmente. Nel 1992 sposo Antonella D'Acunto, nel 1994 nasce il primogenito Francesco Paolo, nel 1996 Maria Luisa. La mia passione per la letteratura produce nel 1994 la raccolta di racconti 'Il passo dell'Alcazar', nel 1996 la raccolta 'Donne', e nel 1999 il romanzo 'Il distacco', tutti editi da Ripostes - Salerno. Nel 1996 dirigo per Ripostes la collana 'Le guide del cinema', pubblicando anche una biografia di François Truffaut, mentre tra il 1995 e il 1997 pubblico tre libri dedicati ai fumetti per Tesauro Editore. Partecipo a numerosi premi letterari ed ottengo importanti riconoscimenti, il più significativo è la vittoria al concorso 'Racconta la fine del mondo' indetto dal quotidiano cattolico 'Avvenire' nel 1995 con il racconto 'Ieri:la fine' (Giuria composta da Gianfranco Ravasi, Luce D'Eramo, Fulvio Panzeri, Roberto Righetto). A metà anni novanta entro due volte nella lista dei segnalati per il concorso Silarus con i racconti 'Un sabato pomeriggio' e 'Il ricordo, l'attesa'. Con il racconto 'Il colpevole' sono invece finalista del premio letterario 'Esperienze in giallo', edizione del 2000, la cui premiazione si e' tenuta a Fossano (CN) nel mese di ottobre 2000 (Giuria composta da Franco Piccinelli, Claudio Gorlier, Fernaldo Di Giammatteo, Gianna Baltaro). Sono stato finalista nel 2001 ad un concorso indetto dalla RAI per una fiction televisiva: il mio lavoro (scritto in collaborazione con Simona Vassetti) si intitola 'Palla a spicchi'. Sempre nel 2001 sono entrato in finale al premio 'Loria' con il racconto 'Il viaggiatore incatenato' (Presidente della giuria lo scrittore Giuseppe Pederiali - premiazione a Carpi nel dicembre 2001). Nel 2002 sono finalista del concorso 'Il Racconto del nonno', nel 2003 entro nella rosa dei finalisti del prestigioso Premio Teramo (presidente Michele Prisco) con il racconto 'La dignità'. Nello stesso anno vinco il premio on line del concorso Pordenonelegge.it con il racconto 'Curriculum vitae di Sconcialossa Gaetano' (premiazione a Pordenone nel settembre 2003). Dal marzo 2001 collaboro con il quotidiano 'La città di Salerno' nelle vesti di critico cinematografico. Sono redattore della rivista d'arte 'Wazù', e mi occupo della rubrica di cinema sul sito www.pagine70.com.