Diretta TV

Racconto per il concorso "300 Parole Per Un Incubo", 2003 - edizione 2

-Cosa ci può dire di nuovo, dottor Graahm? - Esordì Al Gordon, conduttore di primo piano.
-In quattro parole, noi deteniamo il controllo. Con il condizionamento genetico preventivo a soli quindici giorni dal concepimento dell'ovulo, siamo in grado di garantire la nascita di un essere umano privo di problemi di natura fisica e psichica.
-Fantastico... - Squillo del telefono. -Oh, abbiamo già la telefonata di un telespettatore... pronto, chi è in linea?
-Sono Martha...
-Salve, signora Martha, rivolga pure la sua domanda al professore...
-Siete delle bestie! - la voce roca della donna tuonò negli altoparlanti.
-Signora, si calmi... qual è il problema?
-Gli interventi del professore e della sua equipe sono solo una copertura per i loro esperimenti di natura genetica! Il dottor Graahm mi conosce... si ricorda di me, dottore? Sono Martha, Martha Forrest, e lei si occupò della mia gravidanza solo un mese fa!
-No, signora, non... - finse, invano.
-Vigliacco! Cosa aggiunse nelle flebo che mi somministrò? Cosa? COSA?

Un cameraman si precipitò a sussurrare delle parole all'orecchio del conduttore puntando il portone dello studio.
-Ve la farò pagare! - riprese la signora Forrest -Anzi... ve la farà pagare.
-E' una minaccia, signora? - replicò Al -Chi ce la farà pagare, di grazia?
-Mio figlio - rispose gelida, e attaccò.
Uno sbattere d'ali si mischiò a possenti colpi contro l'ingresso, intercalati da sibili inumani. La porta si arrese poco dopo ai denti del bambino. Poche falcate con le zampe posteriori ed il neonato affondò le ganasce nel collo del dottore, tra le urla degli spettatori in fuga verso le uscite di sicurezza. Il capo bloccato tra le mani, con la robusta lingua gli cavò gli occhi e li masticò.
Poi si guardò attorno.
Urlando.

Alessandro Cellamare