Il trasferimento

Racconto per il concorso "300 Parole Per Un Incubo", 2003

Ricevette dal Capitano la notizia del trasferimento mentre si trovava nel suo angusto ufficio. David era un giovane poliziotto dai riccioli bruni; nato in un piccolo paese, aveva sempre desiderato vedere posti nuovi e stimolanti.
Il treno entrò in stazione ed il cartello "FIRENZE S.M.N" annunciava a David la fine del viaggio e l'inizio del suo nuovo incarico. Alla Centrale, gli affidarono il suo primo caso: in pochi giorni erano stati commessi tre delitti, l'assassino aveva decapitato le proprie vittime portandosi via le teste, come raccapricciante trofeo.
Una sera, David, tornando da una passeggiata per Firenze, s'imbatté sotto casa in un'anziana signora, sconvolta -"Un uomo mi sta seguendo, mi aiuti!"- David si guardò intorno, ma la strada era deserta. La donna piangeva.

-"Voleva uccidermi "- disse tra le lacrime. David le chiese se voleva fare una denuncia, ma la donna disse -"Vorrei soltanto un po' d'acqua, lei abita qui vicino?"-
-"Sì!"- rispose lui e la invitò ad entrare. Mentre bevevano un bicchiere di the freddo, la donna affermò di aver sentito un rumore e David impugnata la pistola dette un'occhiata in giro. -"Non c'è nessuno, stia tranquilla"-
-"Bevi, figliolo - disse lei - festeggiamo il nostro incontro! Da giovane il mio grande amore, aveva dei bellissimi riccioli bruni, me lo ricordi tanto, sai?"- David sorrise e continuò a sorseggiare il the. Ad un tratto sentì la testa girare vorticosamente, la vista si appannò e di colpo tutto fu inghiottito dall'oscurità.
Una risata di donna echeggiò nella stanza.
Il giorno seguente, la radio annunciò che un altro corpo decapitato era stato trovato in un monolocale del centro... Intanto a qualche chilometro di distanza, in una casa di periferia, un'anziana donna accarezzava dei riccioli bruni mentre cantava una vecchia canzone.

Micaela Fantauzzi